Non profit

IlMioDono, donazioni online a portata di grande platea

di Redazione

Un sistema articolato e strutturato per accompagnare il non profit. È quello che sta via via componendo UniCredit. Lo scorso novembre aveva lanciato Universo Non Profit presso le sue tre banche retail, (UniCredit Banca, UniCredit Banca di Roma e Banco di Sicilia). In questi giorni sta aggiungendo altri tasselli, come era, d’altra parte, nelle intenzioni: «Universo Non Profit è stato concepito come basato su tre pilastri» spiega Gabriele Piccini (nella foto), responsabile della Divisione Retail Italia dell’istituto di credito, «il primo è quello di fare bene la banca per il non profit, attraverso prodotti e servizi dedicati al terzo settore oltre ad un processo creditizio “adattato” per valorizzare al meglio le caratteristiche di questo settore; il secondo è quello di fornire strumenti nuovi per supportare la raccolta fondi; il terzo è quello di sviluppare un’offerta formativa ad hoc per gli esponenti delle organizzazioni di terzo settore ma anche per i privati ad esse collegati».
Una strategia che sta procedendo punto per punto. I servizi e i prodotti dedicati, anzitutto. UniCredit ha scelto di non aprire agenzie specializzate ma di promuovere una diffusa sensibilità alle problematiche specifiche presso tutta la sua estesa rete commerciale. I risultati stanno arrivando. «La commercializzazione di prodotti e servizi bancari in senso stretto elaborati ad hoc per il non profit», sottolinea Piccini, «sta dando ottimi esiti, sia in termini numerici che di apprezzamento dimostrato dalla clientela. Riscontri particolarmente positivi emergono dall’applicazione del processo creditizio dedicato: constatiamo che la percentuale di accoglimento di richieste di finanziamento presentate da organizzazioni non profit è di gran lunga maggiore rispetto al passato, il che significa, che pur finanziando solo chi lo merita, riusciamo e “leggere” meglio queste realtà e quindi a sostenerle più efficacemente». È la scelta della rete e dei territori: persone specificamente formate che in questi mesi hanno approfondito la conoscenza del terzo settore e che sono quindi in grado di valutarne meglio le esigenze, la progettualità e la solidità.
Parallelamente è andato formandosi, su base volontaria, un gruppo di «amici del non profit». Sono ormai oltre mille (ma il potenziale di crescita è ampio: solamente i pensionati del gruppo bancario sono circa 35mila). Il loro compito? Mettersi in relazione con le organizzazioni, senza finalità commerciali e in modo anche informale (nella seconda parte del 2010 è in programma una convention degli amici del non profit: sarà un’occasione per confrontarsi sulle proprie esperienze e lanciare proposte).
Di questi giorni invece è la presentazione del nuovo strumento a supporto della raccolta fondi. Il sito www.ilmiodono.it è, prosegue Piccini, «una piazza virtuale in cui contiamo di fare incontrare la grande moltitudine di “soggetti” che un istituto nazionale della nostra dimensione e diffusione ha la capacità di sensibilizzare verso il tema delle donazioni e le non profit bisognose di incrementare i livelli di raccolta». Un sito di servizio dunque che mira a diventare punto di riferimento e di incontro tra donatori e beneficiari. «Intendiamo sostenere tutte le organizzazioni», aggiunge Enrico Gava, responsabile dell’iniziativa, «e in modo particolare dare una mano a quelle medie e piccole che forse hanno meno occasioni di visibilità». In pratica, i soggetti di terzo settore potranno iscriversi (gratuitamente) nel portale, per presentare le attività e i progetti su cui intendono sollecitare l’interesse dei donatori. «Non potrà essere presente qualunque organizzazione», precisa Gava, «i contenuti saranno verificati anche da noi». Per avere la propria pagina, è necessario, insomma, un «profilo di serietà» come lo definisce Piccini.
Va da sé che si tratta di un’opportunità interessante. «Indipendentemente dalla loro dimensione, le non profit potranno avere un canale di comunicazione diretta con una grande platea di potenziali donatori, usufruendo di sistemi di incasso forniti gratuitamente dalla banca. Ovviamente UniCredit», aggiunge Piccini, «investirà in termini di comunicazione per garantire adeguati flussi di traffico di clienti e non clienti». Non a caso «sono già circa 150 le organizzazioni che hanno pre-aderito al portale. Contiamo di averne un migliaio entro la fine dell’anno», puntualizza Gava.
Ilmiodono.it è però uno strumento concepito per assicurare anche la massima facilità di utilizzo ai potenziali donatori. Potranno individuare nel sito le organizzazioni cercandole secondo diversi criteri: per il tipo di attività, per la localizzazione geografica. «La donazione è semplice e sicura: bastano tre clic per avviare uno dei sistemi di pagamento», sottolinea Piccini. Non sarà necessario essere clienti di UniCredit per fare una donazione senza alcuna commissione. Infine coloro che non hanno dimestichezza con i pagamenti on line potranno stampare il codice iban dell’organizzazione prescelta ed effettuare la donazione presso una delle 4300 agenzie della banca. Sempre senza dover pagare alcuna commissione.

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