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Immigrati: diritto di voto per i quartieri di Firenze

Delibera approvata dalla commissione Affari istituzionali del Comune

di Daniela Romanello

Diritto di voto per i consigli di quartiere ai cittadini extracomunitari residenti a Firenze da almeno due anni. Lo ha deciso ieri, giovedì 9 ottobre, la commissione Affari istituzionali del Comune di Firenze approvando una delibera promossa dal consigliere dei Ds e vicepresidente della stessa commissione, Paolo Imperlati, e firmata da tutti i capogruppo della maggioranza, dal presidente del gruppo misto Enrico Falqui e dalla capogruppo di Rifondazione Comunista, Monica Sgherri. «Si tratta di una iniziativa politica – ha spiegato Imperlati – che intende dare attuazione concreta ad una strategia di riconoscimento dei cosiddetti diritti di cittadinanza, quali del resto riconosciuti espressamente, ancorché in forma al momento limitata e da modificare, dallo statuto comunale. I tempi sono maturi per concedere a questi cittadini, che vivono e lavorano nella città di Firenze, dei diritti reali di partecipazione». «Ritengo – ha concluso Imperlati – possa essere considerata legittima l’autonomia statutaria del Comune di Firenze nello stabilire la partecipazione alle elezioni per i consigli di quartiere dei cittadini non appartenenti ai paesi dell’Unione europea residenti stabilmente nel Comune di Firenze da almeno due anni. Con questo atto, anche se limitato ai quartieri, il Comune e la città di Firenze danno un grande segnale di civiltà che rafforza ulteriormente il ruolo non solo di città operatrice di pace ma anche portatrice di valori altamente sociali quali la inclusione e la convivenza attraverso il diritto di appartenenza, dimostrando grande sensibilità e umanità verso gli esclusi nel pieno rispetto delle loro culture». «Le dichiarazioni del Vicepresidente del Consiglio dei Ministri Gianfranco Fini – ha aggiunto – confermano che questo è un tema non più rinviabile e per questo ci auguriamo che alle parole corrispondano i fatti».


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