Volontariato

Immigrati e lavoro, Firenze consulta Paesi d’origine

Il Comune pensa a percorsi formativi ad hoc utili al rientro in patria.

di Giampaolo Cerri

Far conoscere il fabbisogno di mano d?opera, favorire l?incontro domanda/offerta di lavoro e come pubblicizzare le opportunità di formazione professionale e di lavoro presenti sul territorio. Sono le esigenze emerse dall?incontro fra l?assessore al lavoro del comune di Firenze, Marzia Monciatti, i consoli di alcuni paesi extracomunitari, fra i quali il Senegal, la Romania, il Brasile la Repubblica domenicana, il Bangladesh, la Scuola Edile e l?Associazione industriali della provincia di Firenze. ?L?obiettivo ? ha detto la Monciatti- è quello di fare una ricognizione omogenea della domanda e dell?offerta di manodopera nel settore edile, nel commercio e ristorazione, in quello della pelletteria, della lavorazione del vetro e informatica?. E non si tratta solo di elencare i posti di lavoro disponibili, ma anche di creare una formazione professionale che sia utilizzabile, una volta che queste persone decidessero di ritornare nei loro paesi di origine: ?è importante, – ha continuato l?assessore all?immigrazione- creare stimoli e sollecitare iniziative anche nei paesi di provenienza, per quegli stranieri che vogliono tornarci?. E? nata così la ?bozza? di un documento da far condividere ad associazioni imprenditoriali, consolati e organizzazioni sindacali che ha lo scopo di evidenziare ed elencare i fabbisogni formativi e di occupazione. In questo modo sarà più facile pianificare strategicamente i flussi dei cittadini stranieri nel nostro territorio, orientandoli direttamente sul mercato del lavoro. Il documento sarà sottoposto alla Regione, alla prefettura, alla Provincia, alle Commissioni parlamentari lavoro, Esteri, Interni e ai parlamentari della Toscana. I consolati che non erano presenti all?incontro, sono stati contattati telefonicamente. Una ventina in tutto hanno approvato l?ipotesi del documento e la predisposizione sia cartacea che informatica di tutte le occasioni formative sul nostro territorio, in modo che siano veicolate in modo migliore e fatte conoscere in più sedi

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