Cultura

Immigrati, l’Europa bacchetta l’Italia sul caso Lampedusa

La Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo ha accolto il ricorso contro i respingimenti di massa effettuati nel mese di marzo

di Redazione

La Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo ha, in via cautelare, accolto il ricorso contro i respingimenti di massa effettuati nel mese di marzo da Lampedusa in Libia.
L’esito del ricorso, che era stato presentato dagli avvocati Anton Giulio Lana e Ballarini, arriva proprio nel momento in cui si registrano, tra stanotte e stamattina, l’arrivo di altri 530 stranieri a Lampedusa e 70 ad Agrigento.

La Corte aveva chiesto entro il 6 maggio delucidazioni in merito al governo italiano, in particolare sulle procedure di identificazione, sulla presentazione eventuale di richieste d’asilo da parte degli immigrati respinti e sullo status attuale delle loro domande. Le risposte, giunte da Roma a Strasburgo lunedì scorso, indicano provvedimenti di espulsione nei confronti di 11 cittadini stranieri. Immediato l’intervento della Corte, che ha chiesto formalmente al governo italiano di non espellere queste persone fino a nuova ordinanza.

La decisione della Corte arriva proprio quando – a seguito di un rapporto pubblicato gli scorsi giorni da un settimanale -divampano le polemiche sulla sorte delle persone respinte in Libia, paese che non ha firmato la Convenzione di Ginevra e sul quale – come annunciato dal vice presidente delle Commissione europea Franco Frattini alla Conferenza Nazionale Asilo – la Commissione europea ha ?puntato i riflettori? decidendo di inviare a Tripoli una seconda missione per ? verificare sul terreno le condizioni di queste persone?.

Il Presidente del CIR sen. Rino Serri, intervenendo in una Conferenza Stampa tenutasi stamattina in Senato, si è appellato a tutti i gruppi parlamentari affinché le Camere richiedano al governo di presentare la propria politica nei confronti degli attuali e dei prevedibili futuri arrivi estivi di cittadini stranieri via mare.
?Dopo la decisione presa dalla Corte europea – ha affermato Serri – e la risoluzione del Parlamento europeo che condanna i respingimenti di massa, la politica seguita sin qui dal governo non può continuare?.

Vista l’emergenza nel Centro di Lampedusa, che può ospitare solo 190 persone, il CIR chiede: l’immediato trasferimento in altri centri già allestiti in Sicilia, Calabria e Puglia; l’accesso dei propri operatori a tali centri; una verifica individuale delle singole situazioni e l’effettivo accesso alle procedure di asilo per chi lo richieda.

Il CIR esprime apprezzamento per la decisione della Corte europea e si augura che la politica dei respingimenti di massa abbia finalmente termine e che si osservino scrupolosamente le garanzie previste dalla normativa nazionale e internazionale.

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