Formazione
Imprese bolognesi, le più affidabili d’Italia
Il dato emerge dallo studio condotto dalla Camera di Commercio bolognese e dal Consorzio camerale per il credito e la finanza,
di Redazione
Le imprese della provincia di Bologna sono doppiamente affidabili, percentuali alla mano, rispetto a quelle del resto dell’Italia: il dato emerge dallo studio condotto dalla Camera di Commercio bolognese e dal Consorzio camerale per il credito e la finanza, che è stato presentato questa mattina nella sede di Piazza della Mercanzia. In vista dell?entrata in vigore degli accordi di Basilea2, sono state analizzate le caratteristiche di 526 imprese bolognesi (suddivise in 286 ditte individuali e 240 societa’ di persone), per costruire una graduatoria finale (fasce di ranking) relativa ai livelli di rischiosità. Le aziende, raggruppate in 4 macro-settori (179 del commercio, 128 dei servizi, 126 del manifatturiero e 93 delle costruzioni), sono state analizzate sulla base di fatturato, numero di collaboratori, fornitori, l?offerta, domanda, costi, reinvestimenti, tempi d’incasso e quelli di pagamento. Il 20,5% delle imprese, si legge nel rapporto, si pone a un livello di rischiosita’ bassa o molto bassa, laddove la media nazionale gode di un ranking pari al 10,3%. Il settore economicamente più affidabile è risultato il manifatturiero (31,7% di solvibilità); maglia nera per i servizi (9,4% di solvibilità), che hanno fatto registrare anche una maggiore propensione al rischio (7,8% rispetto al 4% di media degli altri macro-settori.
Per quanto riguarda la distribuzione sul ranking in base al fatturato: le imprese più ricche (oltre 500mila euro) fanno la parte del leone nella classe di solvibilita’ (82,4%), mentre arrivano al 9% nella classe di rischio (contro il 4,9 di media) le imprese con basso fatturato (fino a 50mila euro). A reinvestire gli utili sono generalmente le realtà più affidabili, con una solvibilità pari al 25,7%. Ad aiutare le imprese bolognesi, è stato sottolineato, i tassi d?interesse delle banche che in regione che sono i piu’ bassi a livello nazionale. Lo studio svolto ha confermato inoltre l?esistenza di rapporti duratuti fra impresa e sistema bancario. Il 68% delle imprese afferma infatti di intrattenere un rapporto di collaborazione con una sola banca. Tale rapporto di collaborazione si concretizza in operazioni di finanziamento di medio/lungo termine in quasi 6 casi su 10, nel 31% in operazioni tese a garantire l’elasticita’ di cassa, e solo nel 9% dei casi per finanziamenti a breve o per mutui. Il problema di liquidità è legato soprattutto all?esigenza di far coincidere i tempi d’incasso con quelli di pagamento dei fornitori. In provincia di Bologna il 44% delle imprese presenta una coincidenza tra tempi d’incasso dai clienti e tempi di pagamento ai fornitori. Solo il 20% delle imprese paga immediatamente. Dallo studio, infine, emerge come l?anzianità dell?impresa influisca positivamente: mediamente più l?impresa è anziana e meno è esposta al rischio di squilibri finanziari.
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