Welfare

In 5000 protestano contro discriminazione welfare a Trieste

Dopo la manifestazione contro la nuova legge sull'accesso al welfare approvata dal consiglio regionale che penalizza soprattutto gli immigrati, i sindacati potrebbero impugnare la legge regionale

di Redazione

Lavoratori, pensionati, studenti e immigrati, in tutto circa cinquemila persone secondo stime sindacali, hanno risposto all’appello di Cgil, Cisl e Uil e sono scese in piazza a Trieste per protestare contro la nuova legge sull’accesso al welfare approvata tre settimane fa dal Consiglio regionale, che penalizza in particolare anche gli immigrati. Accanto alle bandiere dei sindacati anche quelle di numerose associazioni e forze politiche: tra gli altri Acli, Arci, Alef, Anolf, Centro Balducci, sindacati di base, Comunisti Italiani e Sloveni, Rifondazione Comunista, Sinistra e Liberta’, Unione comunita’ e associazioni Immigrati. Il corteo, partito alle 15 da Piazza Unita’ d’Italia, si e’ concluso con un sit-in in piazzale Oberdan, davanti alla sede del Consiglio regionale. Ma la protesta non si ferma qui, hanno annunciato i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, i quali hanno ribadito l’intenzione di avviare una battaglia giuridica contro la nuova norma.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.