Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Welfare & Lavoro

In affido i cani di Green Hill

La vicenda dei piccoli cagnolini allevati dall’azienda americana su suolo bresciano e destinati alla vivisezione era giunta ad una svolta decisiva dopo che la scorsa settimana il Corpo Forestale dello Stato aveva posto sotto sequestro l’allevamento

di Valerio Gardoni

Come nella favola della “Carica dei 101” vincono i buoni? Sembra di si. I primi cani beagle dell’oramai celeberrimo allevamento “lager” Green Hill, come lo definiscono gli animalisti, di Montichiari (BS) sono stati dati in affido temporaneo nella tarda mattinata di venerdì 27, presso in comando del Corpo Forestale di Brescia.

La vicenda dei piccoli cagnolini allevati dall’azienda americana su suolo bresciano e destinati alla vivisezione era giunta ad una svolta decisiva dopo che la scorsa settimana il Corpo Forestale dello Stato aveva posto sotto sequestro l’allevamento. La Procura della Repubblica di Brescia ha affidato alle associazioni denuncianti LAV e Legambiente la custodia giudiziaria dei cani e l’avvio della procedura d’affido dei cani che man mano potranno uscire dall’allevamento.
 

Un'immagine delle sperimentazioni che avvenivano nello stabilimento di Montichiari (Br)

Fra emozione e stupore centinaia di persone hanno atteso l'arrivo dei primi cuccioli partiti da Green Hill con almeno tre ore di ritardo. I primi affidi, dei 2400 beagle, venerdì 27 e sabato 28, proseguiranno ad oltranza sino all’ultimo cucciolo. Le domande arrivate alle associazioni hanno superato di gran lunga l’offerta, in queste ore l'accesso ai siti di Lav e Legambiente sono stati presi d'assalto. Circa la metà dei cani sequestrati sono cuccioli dai tre agli otto mesi, gli altri sono adulti (al massimo di tre anni) e fattrici, molte delle quali gravide.

La prima a uscire dalle mani accudenti dei veterinari è stata una fattrice di due anni. Libera. E' stata affidata a Giuliano, un militante del coordinamento Fermiamo Green Hill, una delle associazioni che in questi mesi più si è battuta per i beagle di Montichiari. Giuliano l'ha chiamata Vegan. Un invito al rispetto degli animali, tutti, anche quando ci si mette a tavola. Subito dopo altri venticinque cuccioli hanno ricevuto l’applauso della “Piazza della Libertà”, inaugurata presso il Comando Provinciale del CFS, e assaporato l’inizio di una nuova vita grazie ad altrettante famiglie.

Un gruppo di otto cuccioli è in partenza nel pomeriggio per Roma a bordo del Treno Italo che ha messo a disposizione gratuitamente una carrozza per ospitare i piccoli che raggiungeranno in poco più di tre ore le famiglie adottive nella capitale. In coda ad aspettare l’affido di un cicciolo anche l’onorevole Brambilla.

Mentre proseguono le operazioni d'affido, le associazioni si mobilitano per la prossima battaglia. Mercoledì 1 agosto al tribunale di Brescia si terrà la prima udienza della richiesta di dissequestro avanzata dai legali di Green Hill. Per ora si tratta solo di “affidi temporanei” in quanto l’allevamento non è ancora sottoposto a sequestro definitivo.

Esultano le associazione e i liberi cittadini che hanno partecipato con intensa energia alla varie iniziative degli ultimi anni. Il comitato “Salviamo i cani di Green Hill” lancia un comunicato e un avvertimento: «questa è la notizia che tutti volevamo e per cui abbiamo lottato a lungo: non è ancora scritta la parola fine sul capitolo Green Hill, ma adesso 2.500 prigionieri possono varcare la soglia del lager e costruirsi una nuova vita».


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA