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In discussione primo ddl sull’obesità

Il disegno di legge a tutela delle persone affette da obesita' grave, approdato nella Commissione Igiene e sanita' di Palazzo Madama

di Redazione

Stop alle barriere architettoniche per le persone taglia ‘XXL’; un restyling degli standard di progettazione degli uffici pubblici e dei mezzi di trasporto, rigorosamente a prova di obesita’, nonche’ altri interventi finalizzati a favorire l’integrazione sociale e lavorativa dei pazienti obesi.

Questi i principali pilastri del primo disegno di legge a tutela delle persone affette da obesita’ grave, approdato nella Commissione Igiene e sanita’ di Palazzo Madama. Il provvedimento “parte dalla definizione di obesita’ grave e dal suo riconoscimento quale oggettiva condizione di handicap – spiega in una nota Mauro Cutrufo, vicesindaco di Roma e senatore del Pdl – Prevede poi una serie di interventi finalizzati ad assicurare l’integrazione sociale e lavorativa dei pazienti obesi, come l’eliminazione delle barriere architettoniche, la modifica degli standard di progettazione degli uffici pubblici, dei mezzi di trasporto e l’adeguamento delle strutture e degli strumenti diagnostici terapeutici di ospedali pubblici e cliniche.

Infine – aggiunge il senatore del Pdl, primo firmatario del provvedimento – si prevedono programmi di ricerca specifici sull’obesita’ e di informazione sulla corretta alimentazione, che consentano un’azione di prevenzione a partire dai piani di studio nella scuola dell’obbligo”.

“Per la prima volta – aggiunge Cutrufo, intervenuto oggi al convegno ‘Una buona alimentazione parte anche da una buona comunicazione’ – si affronta a livello legislativo un problema che affligge l’11% degli italiani, circa 6 milioni. I connazionali in sovrappeso sono aumentati del 25% negli ultimi 15 anni, per un totale di oltre 4 milioni, con una diffusione piu’ accentuata a Sud e che vede tra i piu’ a rischio gli over 40. Ormai ogni giorno siamo bombardati da dati nuovi e preoccupanti sulla crescita della percentuale di persone affette da obesita’ in Italia, e finalmente anche la politica inizia ad occuparsene”.

“L’obesita’ e’ un fenomeno di massa assoluto con numeri da epidemia impressionanti – continuato Cutrufo – si contano circa 60 milioni di obesi in Cina, 91 milioni negli Usa, 14 milioni in Gran Bretagna, 6 milioni in Italia, solo per dare alcune cifre. Tutto cio’ comporta per lo Stato aggravi economici enormi per i costi sanitari dell’esercito di malati piu’ numeroso che ci sia, quello che va sotto il nome di cardiopatici, diabetici, ipertesi, patologie correlate e conseguenti a sovrappeso e obesita’”. Basta tradurre qualche percentuale in dollari per capire meglio le dimensioni del problema.

Secondo le stime dell’Oms, l’India a causa dei chili di troppo subira’ una perdita economica di 236 miliardi, destinati in buona parte a coprire il forte aumento della spesa sanitaria. “La politica, non solo nel nostro Paese – sottolinea l’esponente del Pdl – ha fino ad oggi sottovalutato un problema che ormai e’ cresciuto in modo esponenziale, anche se finalmente si e’ arrivati a comprendere che l’obesita’ e’ una malattia e come tale va trattata”. Se non si corre ai ripari e si continua di questo passo, nel 2025 – stando alle stime – il tasso di obesita’ in Italia negli adulti aumentera’ del 43%.

Secondo Cutrufo, “e’ il Parlamento a dover legiferare su questa complessa materia, a supporto e sostegno da queste persone affette da un vero e proprio handicap che condiziona la loro vita lavorativa e sociale. Se approvato dal Parlamento, il Ddl che ho presentato rappresentera’ una pietra miliare e una primizia a livello europeo, perche’ nella Ue non ci sono leggi che riconoscono l’obesita’ grave come handicap e che affrontano tutti i problemi degli obesi dal punto di vista dei trasporti, dei ricoveri in ospedale, degli strumenti medici eccetera. Ma agire significa anche riuscire a diminuire la percentuale di obesi e parallelamente il numero di diabetici, cardiopatici ed ipertesi nel mondo”, conclude.

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