Nati per la cultura
In Piemonte con i neonati si va al museo
Domenica 14 settembre alla Reggia di Venaria, 32 comuni insieme daranno il benvenuto alla vita ai nuovi nati. Intervista a Catterina Seia, presidente del Cultural Welfare Center e vicepresidente della Fondazione Medicina a misura di donna, che da oltre dieci anni incentiva le famiglie a vivere esperienze culturali e in natura con i bambini sin dai primissimi giorni: «Per la comunità educante, è un momento per riconoscersi in un’epoca di glaciazione della natalità»

L’inconsueta visione di centinaia di passeggini negli aulici spazi della Reggia di Venaria, il monumentale complesso architettonico alle porte di Torino che può vantare alcune tra le più alte espressioni del Barocco universale. È il benvenuto alla vita che 32 comuni, insieme, da quattro anni danno ai nuovi nati e alle nuove nate con le loro famiglie. Un evento da tremila partecipanti che ritorna domenica 14 settembre.
Non è un evento, è un avvento
«Non è un evento», chiarisce subito Catterina Seia, presidente del Cultural Welfare Center di Torino e vicepresidente della Fondazione Medicina a misura di donna. «È un avvento, un dispositivo di cooperazione tra una pluralità di enti. Per la comunità educante e le famiglie è anche un modo per riconoscersi in un momento di glaciazione della natalità».
Seia è una delle primissime promotrici di una giornata che in cinque anni è già diventata un format. «La riflessione è partita nel 2020 dalla convinzione che lavorare sulle nascite oggi è una priorità assoluta», racconta. «La Reggia di Venaria è uno dei 50 musei family and kids friendly della rete Abbonamento Musei piemontese. Realtà culturali che hanno fatto un percorso strategico per acquisire competenze e fornire servizi per accogliere le famiglie con bambini e bambine nel primo anno di vita e che aderiscono al Passaporto culturale, il progetto che nel 2014 la Fondazione Medicina a misura di donna ha creato come asse di intervento per la prima infanzia e la genitorialità, soprattutto nei primi mille giorni, i più fecondi per la produzione di sinapsi neuronali».

Questa azione di sistema conta 15mila passaporti tradotti in otto lingue distribuiti fisicamente negli ospedali convenzionati e nei comuni che aderiscono (con la possibilità di scaricarlo online dal sito di natiperlacultura) e 23.500 ingressi nei 50 musei soltanto nel 2024. «Un metodo di lavoro che ha trovato uno sbocco naturale nella promozione di una giornata alla Reggia di Veneria, un luogo che è impossibile non associare al bello, affinché possa diventare anche luogo di ispirazione nelle abitudini familiari».

La Festa della Nascita mette insieme amministrazioni comunali e soggetti sanitari, sociali ed educativi: «Un modo per ritrovare o rinsaldare il legame con le famiglie e offrire una visione di insieme di ciò che una comunità educante può fare su un territorio», continua Seia. «Per oltre un anno il mondo della sanità, del sociale, dell’educazione e della cura ragionano in una osmosi di competenze per incontrare i nuovi nati in un contesto ludico e nella bellezza assoluta».
Organizzata in isole, la Reggia accoglie per un giorno letture ad alta voce, spettacoli teatrali, fotografia, danza, convegni e incontri, dall’allattamento al massaggio infantile alla disostruzione pediatrica. «Quante volte ci capita, nella società contemporanea, di vedere tremila bambine e bambini 0-2 anni tutti insieme? Ve lo assicuro, è un’esplosione di energia, perché si vede il futuro».

Un’avventura «meravigliosa», aggiunge la presidente del Cultural Welfare Center, «che è diventata un format. Da tre anni è stato adottato dalla municipalità di Cuneo e da altri comuni, mentre nell’edizione 2025 attendiamo sindaci di altre regioni in visita per capire come esportare il progetto».
Come funziona
Dalle 10 alle 19, la Festa della Nascita è completamente gratuita, rivolta a tutte le famiglie con bambine e bambini nati nel 2024 e 2025. Possono aderire due adulti con ogni nuovo nato, oltre a fratelli e sorelle: basta presentare il Passaporto culturale (consegnato dai rispettivi comuni di residenza aderenti o scaricato dal sito naticonlacultura.it) e prenotarsi entro il 12 settembre 2025 a questo link. Potranno prendere parte all’evento anche le donne nell’ultimo trimestre di gravidanza che hanno ricevuto il Passaporto culturale per la mamma, consegnato durante gli incontri di accompagnamento alla nascita degli ospedali torinesi.
L’iniziativa è co-progettata dai comuni di Alpignano, Avigliana, Beinasco, Borgaro Torinese, Brandizzo, Bruino, Carmagnola, Caselle Torinese, Chieri, Chivasso, Ciriè, Collegno, Cuorgnè, Druento, Foglizzo, Grugliasco, La Cassa, La Loggia, Leinì, Moncalieri, Pianezza, Pinerolo, Rivalta, Rivoli, Rosta, San Gillio, San Maurizio Canavese, San Mauro Torinese, Settimo Torinese, Torino, Venaria Reale e Volpiano.
L’appuntamento è curato dal Consorzio delle Residenze Reali Sabaude con Ccw -Cultural Welfare Center e La Rete delle Donne, in collaborazione con Regione Piemonte, Fondazione Medicina a misura di donna, Abbonamento Musei, le biblioteche del Sistema bibliotecario area metropolitana – Sbam, Sistema bibliotecario di Ivrea e Canavese, Sistema bibliotecario pinerolese, le Biblioteche civiche torinesi, l’Associazione italiana biblioteche con il programma Nati per Leggere con il contributo di diversi sponsor che sostengono l’iniziativa. Patrocinato dal Centro per la salute dei bambini e delle bambine, il format rientra nell’azione di sistema “Milleculle: nutrirsi di cultura” promossa da Fondazione Compagnia di San Paolo con il bando Cultura per Crescere, che pone in rete i principali progetti culturali dedicati alla prima infanzia e delle famiglie, in cooperazione con i mondi della sanità e dell’educazione: Nati per leggere, Nati con la natura, Nati con la cultura, Nati per la musica e Nati per muoverci.
Le fotografie e i video sono stati forniti dal Cultural Welfare Center
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