Mondo
In tandem con Oxfambper l’obiettivo sensibilizzazione
ucodep Impegno diretto nei Paesi poveri e informazione sul territorio
di Redazione

Ottanta progetti di intervento in 18 Paesi del mondo. Ma anche un grande impegno per le campagne, grazie alla collaborazione con l’ong britannica.
Il primo banco di prova? Il G8 della Maddalena, con una lunga serie di iniziative D a un budget annuale di 75mila euro nel 1995 ai 9 milioni e mezzo spesi nel 2008. Dietro le cifre c’è la crescita di Ucodep – Unità e cooperazione per lo sviluppo dei popoli, nata come associazione nel 1976 e oggi una delle principali organizzazioni non governative italiane. Dal cuore della Toscana (due sedi ad Arezzo e Firenze), Ucodep nel 2008 ha sostenuto un’ottantina di progetti di sviluppo in 18 Paesi del mondo. Ma l’anno appena concluso è stato importante anche per l’avvio di una partnership unica in Italia, quella con Oxfam International, la confederazione di 13 ong nata ad Oxford e diventata la più importante sigla dell’umanitario al mondo. Un’alleanza che ha un obiettivo: il G8 che si terrà a La Maddalena il prossimo luglio. «Noi di Ucodep usiamo l’espressione “cittadinanza attiva”», spiega il direttore Pietro Nibbi . «Il lavoro di coooperazione internazionale da solo non basta: per provocare cambiamenti di lunga durata è indispensabile sensibilizzare le persone e cambiare le politiche. Nel 2008 abbiamo continuato il nostro impegno nella lotta contro la povertà con progetti che mirano a generare processi di sviluppo sostenibile, allargandoci anche all’Africa, oltre all’America Latina e ai Balcani dove abbiamo una presenza consolidata. Ma in parallelo abbiamo rafforzato l’impegno di lobbying, con l’obiettivo di agire sulle cause che provocano l’impoverimento dei Paesi in cui operiamo». L’Ufficio campagne Ucodep-Oxfam International «è entrato nel pieno delle attività», annuncia Nibbi. A fine marzo produrrà un rapporto in vista del G8, From poverty to power , «sullo stato dell’arte delle politiche per combattere la povertà, sulle pratiche che hanno funzionato e su quelle che al contrario si sono rivelate inefficaci».
Nei mesi che precederanno il vertice a La Maddalena si susseguiranno iniziative di sensibilizzazione delle istituzioni italiane e dell’opinione pubblica secondo le tecniche di campaigning che hanno reso efficace l’azione di Oxfam in altre circostanze simili, come il G8 inglese del 2005. A fare da perno sarà la richiesta «Salute, acqua, istruzione per tutti». E per portarla avanti l’Ufficio campagne Ucodep-Oxfam approfitterà di ogni occasione disponibile, coinvolgendo il maggior numero di persone attraverso la propria rete di volontari. L’8 maggio, per esempio, ci sarà una marcia delle mamme per rivendicare l’accesso delle bambine all’istruzione, all’acqua e alla salute. E a settembre si terrà un evento nazionale in 100 piazze italiane per raccontare come è andato il G8. Nei giorni del vertice sbarcheranno a La Maddalena anche i “famosi”, personaggi noti al grande pubblico che chiederanno ai Paesi del G8 di fare la loro parte per un mondo più giusto, come fecero Bono e Bob Gheldof durante il vertice presieduto da Tony Blair. Nomi? Per ora, top secret.
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