Non profit
In trincea contro il pensiero unico
Fabio Salviato - Federazione europea delle banche etiche
di Redazione
Padovano, 53 anni, sposato, con tre figli. Fabio Salviato, dopo essersi laureato a Padova in Scienze politiche, diventa dirigente della Sàfilo Group spa. Nonostante la carriera lanciata nel mondo for profit, l’attenzione al sociale ha la meglio. «Sono riuscito a coniugare la mia tensione al bene comune con la mia professione», chiarisce Salviato. Nel 1989, infatti, fonda Ctm Altromercato e subito dopo, nel 90, il Consorzio Etimos per arrivare nel 1999 a diventare socio fondatore e presidente di Banca Etica. Dopo quattro mandati, nel 2010 lascia per diventare presidente della Federazione europea delle banche etiche alternative e direttore di Sefea, società finanziaria europea. «Mi sono però reso conto che oggi è fondamentale la comunicazione», sottolinea Salviato, «per questo mi sono anche impegnato a curare la rubrica di finanza etica di romasette.it».
Qual è dunque il valore della comunicazione oggi?
C’è una crisi grave, che non è solo finanziaria ma anche culturale, sociale e ambientale. Sottolineare che ci sono buone pratiche e vie d’uscita alternative è importante. Perché oggi sembra che ci sia una sola ricetta possibile nell’affrontare i problemi. Non è così. Uno dei modi più efficaci per scardinare questo pensiero unico è proprio la comunicazione. Senza conoscenza c’è l’isolamento e non si hanno altre chance che fidarsi di quello che ci viene detto.
Quali sono queste alternative?
Il tema portante è quello del lavoro. In queste condizioni si rischia seriamente di arrivare a tensioni sociali violente. Per questo insisteremo nel sottolineare che esistono nuove opportunità e mercati possibili. Penso alle energie rinnovabili, come il fotovoltaico, con cui la Germania ha già creato un milione di nuovi posti di lavoro. Oppure possiamo parlare dell’agricoltura biologica e biodinamica che già oggi ha il doppio dei dipendenti della Fiat. Senza contare il turismo responsabile e l’arte che, se sfruttate, potrebbero sostenere da sole la nostra economia.
State per lanciare alcune campagne, in cosa consistono?
Sì, come Sefea, stiamo pensando di lanciarne una sullo sviluppo del microcredito in Italia. Il sistema finanziario fatica a garantire piccoli finanziamenti, così ci proponiamo di trovare strumenti, anche non profit, che permettano l’accesso al credito. La seconda è invece una grande campagna europea sul diritto alla terra.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.