Cultura

In viaggio dai boat people alla Sicilia

Storia e imprese dell’associazione Cap Anamur, nata 25 anni fa nel porto di Amburgo (di Pablo Trincia).

di Redazione

Nel 1979 alcune migliaia di vietnamiti in fuga dal regime comunista decisero che il modo migliore di sfuggire alla persecuzione e alla morte era il mare. Salirono a bordo di alcune imbarcazioni fatiscenti con tutto quello che poterono portare. Per settimane il Mar della Cina fu per loro una casa. Ma anche una potenziale tomba.
La situazione si fece drammatica quando iniziarono a scarseggiare i viveri. Dai mari dell?Asia cominciò a spargersi la voce, che arrivò fino in Occidente. Il messaggio arrivò a un attivista tedesco, Rupert Neudeck, che dalla Germania cominciò a raccogliere fondi da inviare alle truppe francesi affinché continuassero a portare soccorso ai fuggitivi. Tuttavia l?iniziativa ebbe risultati clamorosi, e Neudeck riuscì a raccogliere 500mila marchi. Una cifra esorbitante.
Con quei soldi il tedesco non andò in Francia, ma nel porto di Amburgo, dove affittò un cargo. Il nome scritto sulla fiancata richiamava una città di mare nel sud della Turchia, di fronte a Cipro. Era la Cap Anamur. E da quel giorno non sarebbe più stata una semplice nave cargo. Settimane di navigazione dopo, la nave raggiungeva il Mar della Cina, salvando più di 10mila boat people vietnamiti. Molti di loro vivono oggi a Colonia, dove ha sede l?organizzazione Cap Anamur.
La storia del vascello umanitario entusiasmò la società civile tedesca che, con i suoi versamenti, costruì l?ossatura economica della nuova ong. All?inizio degli anni 80, la Cap Anamur è scesa sulla terraferma, organizzando équipe mediche per le emergenze, e da allora opera in zone di guerra, carestia, calamità naturali. Sempre dalla parte della popolazione civile. «Non ci siamo mai appoggiati ai governi», sottolinea Bernd Göken, uno dei quattro soci dell?organizzazione. «Siamo sempre stati indipendenti, guidati da uno spirito laico».
Con gli anni, la Cap Anamur ha toccato diversi Paesi: Sudan, Etiopia, Somalia, Uganda, Eritrea, Afghanistan, Corea del Nord, Bosnia, Kosovo e Macedonia. Oggi il Comitato Cap Anamur finanzia 11 missioni nel mondo. Ultimamente in Liberia, Sierra Leone, Kenya e Angola si sono aggiunte l?Inguscezia e Haiti.

Pablo Trincia, PeaceReporter

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