Abitare

Inclusione e sostenibilità, il modello cooperativo italiano indica la strada dell’housing sociale

L'esperienza di Legacoop Abitanti è stata presentata all’International social housing Festival di Dublino, l'appuntamento internazionale promosso da Housing Europe che si è tenuto in questi giorni e ha coinvolto in oltre cento eventi amministratori pubblici, studiosi, operatori e organizzazioni provenienti di trenta Paesi

di Redazione

L’esperienza cooperativa italiana sulla pianificazione urbana e sul ruolo delle politiche abitative come strumenti di coesione e innovazione sociale. Con questo contributo, Legacoop Abitanti ha preso parte nei giorni scorsi a Dublino all’edizione 2025 dell’International social housing Festival – Ishf, appuntamento internazionale promosso da Housing Europe che ha coinvolto amministratori pubblici, studiosi, operatori e organizzazioni provenienti da oltre trenta Paesi. Con più di 100 eventi in programma, l’evento ha messo al centro le prospettive dell’abitare sociale in chiave equa, sostenibile e inclusiva.

Ai modelli cooperativi italiani è stato dedicato un incontro dedicato che ha permesso di mettere in risalto le attività di valorizzazione del patrimonio di pratiche, progetti e politiche sviluppate nel nostro Paese. In particolare, è stata messa in luce la capacità delle cooperative di abitanti di unire mutualismo, qualità dell’abitare e rigenerazione urbana, mantenendo un forte legame con i territori e una visione aperta alle trasformazioni in corso in Europa.

«Abbiamo portato in Europa il punto di vista della cooperazione abitativa italiana come proposta concreta, capace di dare risposte strutturali alla questione casa», dichiara Rossana Zaccaria, presidente di Legacoop Abitanti. «Il nostro modello dimostra come sia possibile coniugare qualità dell’abitare, sostenibilità e partecipazione attiva delle persone. La partecipazione all’Ishf ci restituisce un quadro ampio, che conferma quanto il diritto all’abitare sia una questione cruciale, su cui serve investire politicamente e culturalmente, a tutti i livelli. Serve una visione di lungo periodo che metta al centro le comunità, i territori e il valore della mutualità.»

Un gruppo di partecipanti dell’Ishf 2025 di Dublino

«Come Generazioni Legacoop,stiamo lavorando insieme a Legacoop Abitanti per valorizzare lo strumento della cooperativa di abitanti come reale alternativa per le nuove generazioni nell’accesso alla casa», sottolinea Michele Schirru, coordinatore dell’organizzazione. «Pensiamo in particolare agli studenti universitari e ai giovani lavoratori, sia nei contesti urbani dove i costi abitativi sono spesso insostenibili, sia nelle aree interne dove esiste un patrimonio immobiliare che può essere riconvertito e rimesso in circolo. È una sfida abitativa, ma anche una sfida culturale e mutualistica».

In Italia, il modello cooperativo rappresenta una risposta concreta all’emergenza abitativa, con oltre 300mila abitazioni realizzate e 250mila soci attivi. Nonostante questa esperienza, la casa resta inaccessibile per molti: nel 2024, quasi il 60% delle famiglie in affitto ha dichiarato di non aver potuto accedere all’acquisto a causa della mancanza di risorse, mentre oltre cinque milioni di persone spendono più del 40% del reddito per l’abitare. A fronte di una domanda crescente e consapevole, l’offerta di alloggi accessibili resta insufficiente.

L’Unione europea riconosce l’abitare come leva per la coesione sociale e promuove un uso combinato di fondi pubblici e strumenti finanziari per sostenere progetti di housing sociale, dove le cooperative, con il loro approccio mutualistico e non speculativo, dimostrano di saper ottimizzare risorse e garantire equità. Per rendere più efficaci questi interventi, Legacoop Abitanti chiede regole chiare, una governance pubblica trasparente e un impegno politico che escluda l’housing non speculativo dai vincoli di bilancio, valorizzando strumenti finanziari realmente accessibili e orientati all’impatto.

Nel corso dell’Ishf, i contributi di Legacoop Abitanti sono stati rivolti principalmente al rapporto tra nuove generazioni e abitare cooperativo. Attraverso un workshop promosso in collaborazione con Generazioni Legacoop e a partire dal podcast “Oltre le mura – Abitare il cambiamento”, realizzato insieme a giovani cooperatori e con la collaborazione di Legacoop Emilia-Romagna, l’incontro ha esplorato come le nuove generazioni percepiscano e immaginino le forme di abitare condiviso, tracciando una mappa di bisogni, ostacoli e opportunità per il futuro del settore.

Nel corso del Festival, Legacoop Abitanti ha inoltre partecipato a numerosi momenti di approfondimento sui temi della rigenerazione dei quartieri, dell’housing accessibile e delle strategie per il coinvolgimento attivo degli abitanti. Le occasioni di scambio hanno rafforzato le relazioni internazionali e alimentato la riflessione strategica sul ruolo della cooperazione nei nuovi scenari abitativi.

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