Formazione
India: i superstiti dello Tsunami vendono reni
La preziosa "merce" costa 50 mila rupie (circa 900 euro)
di Redazione
E’ l’espediente a cui ricorre la povera gente di Chennai, citta’ indiana del Tamil Nadu, lo stato meridionale sul golfo del Bengala colpito dal devastante tsunami di fine 2004. Sulla vendita di organi, fino a 150 casi, sta indagando la polizia, riporta il quotidiano britannico ‘Guardian’, precisando che in India e’ proibita, ma sono permesse le donazioni tra parenti.
A cedere un rene in cambio di denaro sarebbero soprattutto le donne; una di queste, Revathi, 27enne mamma di due bambini, ha spiegato di aver ”donato” un rene per pagare i debiti e che la poverta’ ha costretto molte donne alla prostituzione. Secondo le agenzie di aiuti umanitari, la ricostruzione a Chennai procede relativamente bene, si legge, ma al campo sfollati di Ernavur, a una decina di chilometri dalla citta’, c’e’ posto solo per 1.300 persone e mancano scuole e ospedale.
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