Welfare

Indonesia, Amnesty condanna le tre esecuzioni

Un grave passo indietro nella battaglia per l’abolizione della pena di morte nel mondo

di Redazione

L?esecuzione, avvenuta ieri in Indonesia, di Fabianus Tibo, Dominggus da
Silva e Marinus Riwu, rappresenta un grave passo indietro nella battaglia
per l?abolizione della pena di morte nel mondo. E? quanto afferma Amnesty
International, che si dice profondamente addolorata per il fatto che le
esecuzioni siano state portate a termine, nonostante negli ultimi mesi
questi tre casi avessero avviato un ampio dibattito sull?uso della pena
capitale in Indonesia.

In un mondo che continua ad affrancarsi dalla pena di morte, le tre
esecuzione di ieri costituiscono un?anomalia. Questi omicidi di Stato sono
tanto piu? inaccettabili in quanto vi erano forti dubbi sull?equita? del
processo.

Tibo, da Silva e Riwu erano stati condannati a morte dal tribunale
distrettuale di Palu (Sulawesi centrale), nell?aprile 2001, per omicidio
premeditato e incitamento alla rivolta, negli sviluppi di un conflitto
etnico che aveva incendiato il distretto di Poso nel maggio 2000. Secondo
quanto verificato da Amnesty International, il processo era stato iniquo.
La giuria aveva ignorato le dichiarazioni dei testimoni chiamati dalla
difesa; il processo si era svolto in un clima di intimidazione, con
l?esterno del tribunale presidiato da manifestanti armati di pietre che
chiedevano la condanna a morte dei tre imputati e con gli avvocati
difensori minacciati di morte; infine, una bomba era stata rinvenuta
nell?abitazione di uno dei consulenti della difesa. Tuttavia, le autorita?
indonesiane non avevano ritenuto opportuno riesaminare il verdetto.

In qualita? di Stato membro del Consiglio dei diritti umani e avendo da
poco ratificato il Patto internazionale dei diritti civili e politici,
l?Indonesia ha perso ieri l?opportunita? di imitare le Filippine ? che
hanno abolito la pena di morte a giugno ? e alimentare in Asia
sudorientale la tendenza verso un maggiore rispetto dei diritti umani con
la protezione del principale di essi, quello alla vita.

Almeno 90 persone si trovano nei bracci della morte indonesiani. Le tre
esecuzioni di ieri sono le prime registrate da Amnesty International dal
maggio 2005 e alimentano i timori che ve ne possano essere ulteriori.

Amnesty International chiede alle autorita? indonesiane di assumere misure
immediate verso l?abolizione della pena di morte, sospendendo le
esecuzioni in programma e commutando tutte le condanne a morte.

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