Mondo
Indonesia, l’energia arriva dalle onde del mare
Entro 10 mesi sarà installata una turbina frutto di una joint-venture italo-indonesiana e patrocinata dall'Unido. "Così faremo a meno del nucleare"
di Redazione
Entro 10 mesi, alla fine di marzo del 2007, sarà installato un prototipo funzionante di turbina brevettata Kobold, per la produzione di energia elettrica dalle correnti marine, con una potenza di 200 kw, per alimentare con elettricità pulita e rinnovabile un?isola indonesiana.
Lo ha annunciato Elio Matacena, presidente della Ponte di Archimede SpA ed inventore della tecnologia, nel corso della cerimonia per la firma della joint venture italo ? indonesiana che allea la sua Società con la Walinusa Energi, azienda locale attiva nel settore dell?energia alternativa.
Si tratta di una j.v. che s?inquadra nell?ambito del programma di disseminazione di Kobold Farms nei Paesi in via di sviluppo, avviato dall?UNIDO (United Nations Industrial Development Organization), come ha rimarcato il rappresentante di quest?Agenzia ONU, Emilio Vento.
Alla cerimonia, svoltasi ieri al Marriott Hotel di Giakarta, hanno partecipato esponenti del governo indonesiano; il coordinatore del Progetto per l?UNIDO, Emilio Vento; il direttore della sede UNIDO di Giakarta, Masayoshi Matsushita ed i presidenti delle due Società protagoniste della j.v., Emil Abeng (Walinusa Energi) ed Elio Matacena.
La nuova Società, denominata Kobold Nusa ? Nusa è il nome antico dell?Indonesia e sta ad indicare l?insieme di isole che si riconoscono in un?unica entità ? dopo la produzione del prototipo, avvierà successivamente la commercializzazione delle turbine, prodotte in loco, in Indonesia ed in altre aree del Pacifico.
Il sito di installazione del prototipo sarà identificato nelle prossime settimane dai tecnici delle due Aziende alleate. S?ipotizza che possa essere l?isola di Sulaya, che se ne gioverebbe, oltre che per l?illuminazione domestica, sia per la desalinizzazione dell?acqua marina ad uso potabile, sia per la refrigerazione del pescato e l?irrigazione agricola, consentendo così un salto di qualità nella vita degli abitanti.
?Sono molto soddisfatto di quest?iniziativa ? ha affermato il ministro dell?Ambiente, Dana A. Kartokusuma ?che fa seguito alla presentazione della turbina Kobold tre settimane fa, a New York, nel corso della Conferenza ONU sullo Sviluppo Sostenibile, alla quale ho partecipato. L?utilizzo su vasta scala di questa tecnologia permetterà al nostro Paese di ricorrere il più tardi possibile al nucleare, in attesa che venga sviluppata una nuova generazione di reattori a fusione.?
Il viceministro della Scienza e Tecnologia, Bambang Sapto Pratomosunu, ha ringraziato l?UNIDO ed il Ministero degli Affari Esteri italiano che hanno consentito all?Indonesia di essere la prima Nazione al mondo, dopo l?Italia, ad utilizzare i benefici prodotti dall?installazione di turbine Kobold: ?Siamo fieri ? ha detto – di essere la terra ove sarà prodotta e sviluppata questa nuova tecnologia energetica.?
?Non dimentichiamo ? ha sottolineato Elio Matacena ? che questo Paese cinque giorni fa è stato colpito da un drammatico sisma, che ha causato almeno 6mila vittime. L?auspicio è che l?iniziativa serva a fornire energia e quindi sviluppo a popolazioni martoriate da catastrofi naturali e da un isolamento territoriale che finora le ha tagliate fuori dagli aspetti positivi del progresso.?
Il ministro dell?Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio ha fatto giungere ai partecipanti alla cerimonia un messaggio in cui plaude all?iniziativa: ?Sono un convinto assertore ? ha scritto ? delle fonti energetiche pulite e rinnovabili e sono lieto che una tecnologia nascente da un brevetto italiano dimostri che c?è un?alternativa con significative prospettive rispetto al saccheggio delle fonti fossili che caratterizza i nostri tempi. Mi colpisce che il collega indonesiano prospetti che l?adozione di questa tecnologia allontani l?utilizzo del nucleare. Mi auguro che l?Indonesia scopra che può rinunciare al nucleare grazie alle correnti marine che la Natura le fornisce inesauribilmente.?
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