Welfare
Indulto: no ad aministia per Cittadinanzattiva
''Un'amnistia pregiudicherebbe gravemente i diritti delle vittime dei reati'', ricorda il responsabile nazionale di 'Cittadinanzattiva', dopo la proposta del ministro Castelli
di Paolo Manzo
”Un’eventuale amnistia pregiudicherebbe gravemente i diritti delle vittime dei reati”. A ricordarlo e’ Stefano Maccioni, responsabile nazionale di ‘Cittadinanzattiva’, dopo la recente proposta del ministro della Giustizia Roberto Castelli. Per Maccioni, ”il provvedimento di clemenza suggerito dal Guardasigilli andrebbe a incidere non tanto sulla pena da scontare, come avviene per l’indulto, quanto sul singolo reato. In pratica -spiega- l’amnistia, estinguendo il reato, impedirebbe una pronuncia definitiva anche in relazione alle richieste di risarcimento dei danni fatti valere dalle vittime, all’interno dei processi penali ancora in corso. Si vedrebbero costrette a ricorrere a un giudice civile, con inevitabile aggravio di costi, perdita di tempo e difficolta’ a far valere i propri diritti”. ‘Cittadinanzattiva’ si augura che ”le forze politiche rivedano al piu’ presto le loro posizioni in merito a un’eventuale amnistia, che danneggerebbe in maniera rilevante le istanze di tutela avanzate dalle vittime dei reati nel processo penale” e sollecita ”l’approvazione della legge quadro per l’assistenza, il sostegno e la tutela delle vittime dei reati, elaborata dalla commissione ministeriale”.
Vuoi accedere all'archivio di VITA?
Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.