Non profit

INIZIATIVE. Parte il progetto “Vetro indietro”

A fine anno nei bar e nei ristoranti di Conegliano Veneto. Per riciclare bottiglie e recipienti vendute nei bar nasce un'alleanza tra Italgrob (Federazione italiana grossisti distributori bevande), Confcommercio, Legambiente e i grandi produttori di bibit

di Redazione

Torna il vetro a rendere. Entro la fine dell’anno nei bar di Conegliano veneto (da dove parte la sperimentazione del progetto Vetro indietro) sarà possibile chiedere un “succo senza il vetro”. Aderendo a Vetro indietro, bar e ristornati proporranno ai loro clienti la restituzione dei contenitori di vetero destinati al reciclo. Il progetto unisce federazioni di categoria, associazioni ambientaliste e grandi aziende del settore delle bevande con l’obiettivo di promuovere il ritorno all’uso dei contenitori a rendere per le bevande del canale Horeca – acronimo che sta per Hotellerie, Restaurant e Café, il circuito che comprende i consumi di alimenti e bevande fuori casa.

Il Protocollo d’Intesa che sancisce la nascita del progetto “Vetro indietro” è stato siglato in questi giorni, dopo due anni di lavoro, e unisce le maggiori associazioni di categoria del mercato italiano delle bevande consumate fuori casa, Italgrob (Federazione Italiana Grossisti Distributori Bevande), Fipe-Confcommercio, Legambiente, le aziende Sanpellegrino, Peroni e Pago, e Savno, il consorzio che da 7 anni si occupa della gestione dei servizi di igiene ambientale nel trevigiano. Entro dicembre prenderà il via la prima fase della sperimentazione, con un progetto pilota che coinvolgerà città campione di tutta Italia (prima tra tutte Treviso) dove bar e pubblici esercizi introdurranno la vendita di bevande “in vetro a rendere” predisposte dai marchi aderenti. A progetto collaboreranno anche consorzi di raccolta e smaltimento rifiuti delle città aderenti.

Capofila dell’iniziativa, il comune di Conegliano Veneto ma entro pochi mesi il progetto verrà esteso ad altre città (Ancona e Salerno), mentre è in fase di trattativa l’attivazione del progetto in alcuni quartieri di Roma. Obiettivo è dunque quello di valutare la fattibilità di un progressivo ritorno al “vetro a rendere” nel canale del fuori casa. I dati raccolti, sulle vendite, sui costi, sui rifiuti prodotti, saranno analizzati ed elaborati dal Centro Interdipantimentale IDEAS per lo Sviluppo Sostenibile dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.

 

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