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Iran: 118 esecuzioni nel 2005, tra cui 8 minorenni

Nell'applicare la pena di morte, l'Iran sta dietro solo alla Cina. E le drammatiche cifre del 2005 rivelano la lapidazione di otto minorenni

di Redazione

Secondo i dati forniti da “Nessuno tocchi Caino”, in Iran sono state registrate 113 esecuzione nell’anno 2005. Cifre da brividi che fanno dell’Iran il secondo Paese ‘boia’ al mondo, preceduto solo dalla Cina. La pena di morte inoltre, secondo il codice penale iraniano, riguarda anche i minorenni – femmine di eta’ maggiore a 9 anni e maschi con piu’ di 15 – e ben otto sono stati quelli giustiziati nel corso dello scorso anno.

Il quadro è in realtà piu’ tragico, poiche’ le autorita’ non forniscono statistiche ufficiali. All’inizio del 2006, il Consiglio nazionale della resistenza iraniana ha denunciato che sarebbero invece 140 le condanne a morte e le esecuzioni avvenute nel Paese dall’insediamento del presidente Mahmoud Ahmadinejad, nel giugno 2005. In Iran, la pena di morte e’ prevista per omicidio, rapina a mano armata, stupro, blasfemia, apostasia, cospirazione contro il governo, adulterio, prostituzione, omosessualita’ e reati legati alla droga (possesso di piu’ di 30 grammi di eroina o di 5 kg di oppio).

La legge islamica, poi, vieta ‘uso di bevande alcoliche punendo con la fustigazione o con la condanna a morte chi viola per tre volte la disposizione. I dettami della Sharia iraniana prevedono anche frustate per chi abbia rapporti sessuali prima del matrimonio e il taglio delle mani e dei piedi per i ladruncoli. Nonostante, nel gennaio dello scorso anno, il portavoce dell’autorita’ giudiziaria Jamal Kamimrad, avesse negato che in Iran vi fossero ancora condanne a morte di minorenni o alla lapidazione, nel 2005 i tribunali hanno continuato ad emettere condanne tramite lapidazione, che non sono state pero’ eseguite. Nello stesso anno la stampa iraniana ha riportato notizia di almeno 52 esecuzioni pubbliche: l’impiccagione, infatti, pena preferita per gli uomini, viene spesso eseguita davanti alla folla.

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