Mondo
Iraq: Boldrini, non ci sono condizioni minime per azione Onu
Laura Boldrini, portavoce dell'Alto Commissariato per i rifugiati dell'Onu, è pessimista sui margini di manovra dell'Onu nell'ambito della delicata situazione irachena
di Paolo Manzo
”Quando come nel caso dell’Iraq, non c’e’ sicurezza, la possibilita’ di interagire positivamente con la popolazione civile e’ ridotta praticamente a zero e un lavoro come il nostro risulta impossibile da svolgere”. A parlare e’ Laura Boldrini, portavoce dell’Alto Commissariato per i rifugiati dell’Onu (Unhcr), che commenta con ‘L’Unita” i margini di manovra dell’Onu nell’ambito della delicata situazione irachena. ”Abbiamo dovuto procrastinare il rimpatrio di un milione di iracheni -sottolinea la Boldrini- perche’ non esistono le necessarie condizioni di sicurezza e dignita”’. ”L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite -spiega il portavoce- e’ l’agenzia che nei conflitti e nelle crisi si occupa di fornire protezione e assistenza a chi cerca di mettersi in salvo e fugge dai combattimenti, dalle pulizie etniche, dalla violazione dei diritti umani”.
”Il modo di lavorare dell’agenzia -spiega la Boldrini- si basa sul dialogo con le comunita’ locali e sul comprendere le loro necessita”’. ”Quando -conclude la Boldrini-, come oggi nel caso dell’Iraq, non c’e’ sicurezza, questo lavoro diventa impossibile, si perde il significato e la condivisione che caratterizza questo intervento”
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