Mondo
Iraq: dato Ok a scienziati per colloqui all’estero
L'Iraq autorizza gli scienziati impegnati in programmi di sviluppo di armamenti a recarsi all'estero su invito degli ispettori dell'Onu
di Redazione
L’Iraq autorizza gli scienziati impegnati in programmi di sviluppo di armamenti a recarsi all’estero su invito degli ispettori dell’Onu. A una condizione, tuttavia. Il peso della responsabilita’ della scelta e’ stato trasferito su ognuno di loro, che dovra’ decidere se accettare o meno. ”Dovra’ essere una loro decisione -ha spiegato il generale Hossam Mohammed Amin, il responsabile della direzione per le verifiche, l’agenzia irachena che intrattiene i rapporti con gli ispettori- potranno invitare ogni singolo scienziato. Io sono uno di loro e posso rispondere solo per me. Non andro”’. ”E non lo faro’ perche’ non amo lasciare il mio Paese: Se vi sono domande importanti che mi devono porre, potranno farlo qui, in Iraq. Perche’ e’ vogliono introdurre una procedura tanto complicata?”. ”Ognuno e’ libero di fare quello che vuole” -ha aggiunto. Al piu’ tardi entro domenica il governo di Saddam si e’ impegnato a inviare al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite la lista completa delle persone coinvolte nei progetti di sviluppo di armi nucleari, biologiche, chimiche e di missili balistici con una gittata superiore ai 150 chilometri. Si tratta di ”centinaia” di nomi. Martedi’ scorso gli ispettori hanno chiesto per la prima volta di poter intervistare uno degli scienziati iracheni, Sabah Abdel-Nour, un professore del Politecnico di Baghdad che era stato impegnato in una ricerca connessa con le armi nucleari. Secondo quanto ha reso noto AMin, Abdel-Nour ha rifiutato.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.