Mondo
Iraq: esperti Usa temono vera guerriglia
Protetti dall'anonimato, alcuni ufficiali esprimono dubbi sul fatto che le forze sul campo possano fornire adeguata protezione, tanto meno garantire un'effettiva azione di peacekeeping
di Paolo Manzo
Gli ultimi attentati alle forze americane, nei quali sono stati uccisi tre militari in 24 ore, hanno fatto crescere ulteriormente i timori, condivisi da esperti di questioni militari ed anche esponenti del Congresso americano, che in Iraq si sia di fronte ad una vera guerriglia organizzata, con sofisticate tattiche d’attacco, piuttosto che all’azione delle ultime sacche di resistenza di fedelissimi di Saddam. Ed anche al Pentagono, dove a microfoni accesi i vertici ripetono che gli Stati Uniti non sono impegnati in attivita’ anti-guerriglia in Iraq, c’e’ una ”preoccupazione silenziosa”, come scrive oggi il ‘Washington Post’. Non solo. Protetti dall’anonimato, alcuni ufficiali esprimono dubbi sul fatto che le forze attualmente sul campo, circa 150mila uomini, possano fornire adeguata protezione, tanto meno garantire un’effettiva azione di peacekeeping. Tanto che l’esercito, continuano le fonti anonime, sta riesaminando il dispiegamento e l’equipaggiamento delle forze. ”Se chiedete agli uomini che sono in Iraq, vi diranno che e’ in corso una guerriglia urbana – ha detto l’ufficiale al ‘Post’ – Tutti dicono ‘quello che abbiamo non e’ sufficiente a mantenere la pace”’.
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