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Bullismo, ecco il piano nazionale

Il 7 febbraio 2017 sarà la “Prima Giornata nazionale contro il bullismo a scuola”. Il simbolo è un nodo blu contro il bullismo. Presentato oggi il Piano Nazionale per la prevenzione
 del bullismo e del cyber-bullismo a scuola 2016/2017, contestualmente alla firma di un protocollo tra Miur e Camera dei Deputati. Previsto un social coach televisivo sul bullismo, un tour per le scuole del film Un bacio, un concorso per uno spot e uno sul No hate speach

di Sara De Carli

Il 7 febbraio 2017 sarà la “Prima Giornata nazionale contro il bullismo a scuola”. La data è intenzionalmente la stessa del Safer Internet Day indetto dalla Commissione Europea, a sottolineare come sempre più spesso il bullismo prenda la forma di cyberbullismo. Il simbolo è un nodo blu contro il bullismo. In quella giornata, che le scuole italiane dedicheranno ad azioni di sensibilizzazione rivolte non solo agli studenti ma a tutta la comunità, verranno presentate le migliori proposte didattiche elaborate dalle scuole per sensibilizzare, prevenire e contrastare il bullismo e il cyberbullismo (la call to action parte oggi, 17 ottobre, con una cifra stanziata di 2 milioni di euro). Accanto alla Giornata ci sarà una Campagna Nazionale di comunicazione, che si chiamerà appunto “Il Nodo Blu contro il Bullismo”: il primo spot istituzionale contro il bullismo e il cyber-bullismo, che sarà progettato e realizzato interamente dagli studenti.

Queste due iniziative sono soltanto due delle dieci azioni previste all’interno del “Piano nazionale per la prevenzione
del bullismo e del cyber-bullismo a scuola 2016/2017 – Le scuole unite contro il bullismo”, che è stato presentato oggi pomeriggio dalla ministra Stefania Giannini. Il Piano arriva un anno dopo l’emanazione delle “Linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al cyberbullismo” e vuole proseguire sì lungo la linea della prevenzione, ma anche porre in essere iniziative a carattere nazionale, che coinvolgano direttamente il maggior numero possibile di istituzioni scolastiche e creino una rete nazionale di contrasto del bullismo, del cyber-bullismo e di qualsiasi espressione di disagio adolescenziale in ambito scolastico. A “dare gambe” al piano, saranno le tante collaborazioni attivate non solo con le altre principali istituzioni pubbliche, ma anche con enti e associazioni del terzo settore, ong e con le più grandi aziende private dell’ITC e i gestori dei principali social network.

A presentare il Piano “Le scuole unite contro il bullismo” c’era oggi pomeriggio anche Paola Cortellesi, che la scorsa primavera aveva conquistato tutti con quel suo monologo sul bullismo, recitato in prima serata su Rai1, accompagnata dal "Guerriero" di Marco Mengoni (il video ha oltre 328mila visualizzazioni). Al suo fianco, oggi pomeriggio, anche Ivan Cotroneo, regista del film Un bacio (qui con gli attori).

E ancora, i ragazzi di MaBasta!, il movimento antibullismo animato da studenti adolescenti dell’Istituto “Galilei- Costa” di Lecce, la la studentessa Flavia Rizza, 17 anni, testimonial della campagna contro il bullismo e il cyberbullismo "Una vita da social", che la Polizia Postale ha lanciato quest’estate: «per loro ero soltanto una secchiona da sfruttare per farsi passare i compiti. Mi aspettavano alla fermata, mi chiamavano "balena" e mi spingevano in mezzo alla strada mentre passavano le auto, avevo così paura che per anni sono tornata a casa a piedi», ha detto nella sua testimonianza. Perché sei stata presa di mira? «Forse perché ero grassa, forse perché ero troppo brava a scuola e spesso parlavo con i professori? Ma in realtà poi ho capito che non c'è una vera ragione quando si diventa vittime di bullismo». La realtà non è fatta di bulli e vittime, ci sono i bulli ma anche quelli che non parlano, ci vuole il coraggio di denunciare… è il messaggio. Nel pomeriggio è stato anche proiettato il docufilm Cuori connessi, in cui il giornalista Luca Pagliari ha ricostruito due storie di cyberbullismo (l’anteprima è stata l’8 ottobre a Roma).

Il Piano è accompagnato da un protocollo d’intesa fra il Miur e la Commissione per i diritti e doveri in internet, siglato dalla ministra Stefania Giannini e dalla presidente della Camera Laura Boldrini, intitolato “Internet, una risorsa globale per la costruzione di nuove modalità di produzione e utilizzazione della conoscenza”, per favorire la formazione di studenti e docenti e personale tutto della scuola sui contenuti della Dichiarazione dei diritti e dei doveri in Internet (28 luglio 2015).

Ma torniamo al Piano. Una seconda novità, in ottica di prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo, sarà la formazione specifica per i docenti, prevista nell’ambito del Piano Nazionale di Formazione dei docenti appena presentato dal ministero. A partire dal 2017, 16mila docenti di ogni ordine e grado di scuola saranno formati per l’acquisizione di competenze psico-pedagogiche e sociali per la prevenzione del disagio giovanile nelle sue diverse forme e per l’attivazione di percorsi di formazione di tipo specialistico legati al fenomeno del bullismo e cyberbullismo. Confermate le azioni già avviate negli anni passati, in sinergia con Telefono Azzurro, Unicef, la Polizia di Stato, il progetto europeo Generazioni Connesse, giunto alla sua terza edizione
.

Due belle novità arrivano invece sul fronte della sperimentazione di nuovi linguaggi e vie di comunicazione: il 23 novembre andrà in onda su Rai2, in seconda serata, la prima puntata di “Mai più Bullismo”, il primo social coach televisivo incentrato sul bullismo, condotto da Pablo Trincia (lo avevamo presentato qui), quattro puntate per raccontare storie con l’obiettivo di dare strumenti per una riflessione costruttiva sul problema, agendo sia sul bullo che sulla vittima. In campo contro il bullismo anche il regista Ivan Cotroneo, che per nel tour di “Un bacio” ha incontrato migliaia di adolescenti, che dopo la visione del film si sono sentiti liberi di raccontarsi e di parlare delle tematiche affrontate. «Avere la possibilità di raccontare a così tanti ragazzi la storia di tre coetanei, parlare con loro, dopo il film e attraverso il film, di discriminazione e bullismo, di omofobia e inclusione, del pericolo della violenza e soprattutto dell'importanza di non avere paura, di non provare mai vergogna, mi rende felice e mi emoziona. Un bacio è diventato un viaggio, un'esperienza di conoscenza e di confronto, un terreno comune di incontro fra adulti e adolescenti su temi così importanti», ha detto Cotroneo. Il film “Un bacio” girerà l’Italia fino al 31 gennaio 2017, con diverse matinée organizzate per le scuole (circa 30mila studenti): è 
questa #UnBacioExperience. Al termine della proiezione seguirà un incontro moderato da un esperto, con le associazioni partner (Telefono Azzurro, Arcigay, AdolescenDay, MaBasta, Agedo). Tutti i contenuti prodotti verranno raccolti su un social media wall, presentato alla fine del progetto, a febbraio 2017. A supporto del percorso in classe, i docenti riceveranno un kit didattico.

Per ultima, ma è in realtà la prima azione a partire, “No hate speach”, per educare i nostri giovani al rispetto della dignità umana anche on line. Si tratta di un concorso bandito dal Miur e dalla Delegazione italiana presso l’Assemblea del Consiglio d’Europa su iniziativa dell’Alleanza parlamentare contro l’intolleranza e il razzismo del Consiglio d’Europa, rivolto agli studenti e alle studentesse delle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado, che dovranno produrre delle proposte formative per sensibilizzare i coetanei sui rischi e i pericoli dell’odio online, da realizzare con la peer education. L’istigazione all’odio on line è ormai infatti una delle forme più diffuse di abuso dei diritti umani, con conseguenze molto gravi sia nel mondo virtuale che in quello reale. Gli elaborati dovranno essere inviati entro e non oltre il 30 gennaio 2017 all’ indirizzo nohate@camera.it
. In palio un viaggio premio a Strasburgo per tutta la classe, in occasione della Seconda Sessione parlamentare 2017, dal 24 al 28 aprile.


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