Politica & Istituzioni

Quanta società civile c’è nelle liste del 4 marzo?

A una prima lettura delle liste, per le elezioni di marzo non si è ripetuta quella grande ondata che nel 2013 aveva convinto tantissimi presidenti di associazioni a candidarsi in politica. Spiccano i nomi di Rossella Muroni (Legambiente), Vincenzo Zoccano (Forum Italiano Disabilità), Vincenzo Spadafora (ex Unicef), Raffaella Mascherin (ANFN) e Mao Valpiana (Movimento nonviolento)

di Sara De Carli

Stando alla notorietà, il volto più conosciuto che dalla società civile si candida ad entrare in Parlamento è forse quello di Giusy Versace, classe 1977, atleta paralimpica, conduttrice tv, volontaria dell’Unitalsi: è candidata nella lista di Forza Italia in Lombardia, nel collegio di Varese, per la Camera. Ma quanto a “peso”, sono due i grandi nomi che con le elezioni 2018 hanno scelto di mettersi per la prima volta alla prova con la politica, quello di Rossella Muroni e di Vincenzo Spadafora. Muroni è presidente di Legambiente, si è dimessa a dicembre dopo 22 anni di militanza nell’associazione ambientalista per candidarsi con Liberi e Uguali e coordinarne la campagna elettorale. Spadafora è stato dal 2008 al 2011 presidente del Comitato Italiano per l'UNICEF e poi il primo Garante Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza: è candidato con il Movimento 5 Stelle.

Se il Parlamento uscente è stato da più parti definito il più sociale di sempre, come si va profilando il prossimo? Chi resta in gioco, fra i tanti rappresentanti della società civile che cinque anni fa avevano deciso di entrare in politica e chi, dopo l’esperienza fatta in questi cinque anni, non sarà più candidato? L’Huffington Post per esempio ha già deciso: «la sensazione è che nel nuovo Parlamento l'impegno sociale non troverà lo spazio che ha avuto negli ultimi cinque anni. Di più, a scorrere le liste dei partiti e degli schieramenti in campo per le prossime elezioni, l'impressione è che l'attenzione della politica per le battaglie civili, l'ambiente, la legalità sia calata e che la legislatura appena conclusa – non a caso ribattezzata "dei diritti" per le leggi approvate: biotestamento, unioni civili e "dopo di noi", per citarne tre – rimarrà negli archivi come un'esperienza difficilmente ripetibile».

Vincenzo Spadafora, classe 1974, è stato dal 2008 al 2011 presidente del Comitato Italiano per l'UNICEF e poi il primo Garante Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza: ora è candidato con il Movimento 5 Stelle, in Campania. Non è una sorpresa: già dall’aprile 2016, dopo l’insediamento della nuova Garante, ha fondato l’Associazione La Terza Italia e curava le relazioni istituzionali di Luigi Di Maio. Con il M5S si sono candidati anche Vincenzo Zoccano, presidente del Forum Italiano Disabilità e Andrea Giarrizzo, 25 anni, uno dei «top 100 imprenditori sociali più d'ispirazione al mondo». In Veneto corre Marco Nardin, presidente uscente dei Giovani imprenditori di Confartigianato, a Rovereto Cinzia Boniatti, sociologa e membro della Rete italiana Ecovillaggi, a Ravenna l'avvocato David Zanforlini, presidente dei centri di azione giuridica di Legambiente, tra i relatori del rapporto "Ecomafia 2017". Elio Lannutti, presidente Adusbef, è candidato a Viterbo per il Senato.

Liberi e Uguali oltre alla attuale Presidente della Camera Laura Boldrini, ex portavoce dell’UNHCR e a Rossella Muroni, presidente di Legambiente, mette in lista Maria Cecilia Guerra, esperta di politiche sociali e di welfare e già sottosegretario nel Governo Monti. Con Grasso anche Filippo Miraglia, vicepresidente dell'Arci e l’attore antimafia Giulio Cavalli. Anche Filippo Fossati, ex presidente nazionale Uisp, corre in Toscana per la Camera, mentre Giulio Marcon – che fra le tante cose è stato in passato coordinatore della campagna Sbilanciamoci!, è candidato al Senato a Venezia.

Emma Bonino e la sua lista +Europa schierano Mina Welby (Senato, Lombardia 1), Filomena Gallo, segretario dell'Associazione Luca Coscioni, Alessandro Fusacchia (tra i fondatori di RENA, in lista per la Camera, circoscrizione Europa), Yuri Guaiana e Leonardo Monaco, dell'associazione radicale "Certi diritti" per i diritti LGBT, José De Falco, anch'egli della giunta dell'Associazione Coscioni.

Insieme nel Veneto candida per il Senato Massimo detto “Mao” Valpiana, cofondatore delle Liste Verdi, obiettore al servizio e alle spese militari, da sempre impegnato nel Movimento Nonviolento, di cui è stato presidente nazionale, membro del Comitato scientifico della Fondazione Alexander Langer Stiftung, dirige la rivista “Azione nonviolenta”.

Giorgia Meloni gioca la carta di Maria Teresa Bellucci, presidente nazionale del Modavi onlus e membro dell’Assemblea nazionale del Forum del terzo settore e di Federico Iadicicco, tra gli organizzatori del Family Day del 2016. Eugenia Roccella, portavoce del Family Day del 2007, è candidata alla Camera in Emilia Romagna per Noi con l'Italia – UDC. Giulia Bongiorno, noto avvocato, fondatrice insieme a Michelle Hunziker della Fondazione Doppia Difesa, è candidata con la Lega di Matteo Salvini. Con la Lega si candida anche Simone Pillon, in passato consigliere del Forum delle Associazioni Familiari, organizzatore dei Family Day del 2015 e del 2016.

Con il Partito democratico, Mario Giro, attualmente Vice Ministro degli Affari esteri e cooperazione internazionale, della Comunità di Sant’Egidio, è candidato alla Camera in Campania. Andrea Olivero, viceministro uscente alle Politiche Agricole, ex presidente Acli, è in lista a Cuneo sempre per la Camera, con Civica Popolare di Beatrice Lorenzin. Luigi Bobba, Sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, già presidente Acli, punto di riferimento nel lungo iter della Riforma del Terzo Settore, è in lista per la Camera a Vercelli. Marco Rossi Doria, maestro di strada, esperto di dispersione scolastica, già chiamato da Monti ad essere sottosegretario all’Istruzione, questa volta scende in campo nelle liste del Pd a Napoli – San Lorenzo per la Camera, mentre Paolo Siani, pediatra, fratello di Giancarlo, il giornalista ucciso dalla camorra nel 1985, corre a Napoli – San Carlo all’Arena. Una novità è il volto di Lisa Noja, classe 1974, avvocato, esperta in procedimenti riguardanti intese anticoncorrenziali, abusi di posizione dominante e pratiche commerciali scorrette, master negli States, ha l’atrofia muscolare spinale e una delega del Sindaco di Milano per le politiche per l’accessibilità, è candidata alla Camera a Milano e nel collegio di Abbiategrasso – Legnano. Lucia Annibali, 1977, avvocato, nel 2013 fu sfregiata con l'acido su mandato del suo ex fidanzato e da allora ha fatto sua la battaglia per le donne vittime di violenza: è candidata in due collegi in Piemonte e nell’uninominale di Parma, di cui è diventata cittadina onoraria. Riconfermato Edoardo Patriarca, già presidente dell'Agesci e portavoce del Forum del Terzo Settore, è presidente dell’Istituto Italiano della Donazione: è candidato al Senato a Modena. In lista in Lombardia anche Ivan Scalfarotto, Sottosegretario allo Sviluppo economico, fondatore di “Parks – Liberi e Uguali”, un’associazione non profit tra imprese impegnate ad implementare politiche di pari opportunità per i propri dipendenti GLBT, mentre in Lazio (Roma – Quartire Tuscolano) c'è Ileana Argentin. In lista in Lombardia, a Milano, anche Tommaso Nannicini, professore della Bocconi, già consigliere economico del premier Matteo Renzi, che ha lavorato fra l'altro sul tema del Reddito di Inclusione e del Fondo per la povertà educativa. Raffaella Mascherin, presidente insieme al marito Giuseppe Butturini dell’Associazione Nazionale Famiglie Numerose, 9 figli, è candidata con Civica Popolare Lorenzin a Vicenza; con la stessa lista ma in Liguria è candidata Milena Santerini, ordinario di Pedagogia presso l’Università Cattolica del S.Cuore di Milano e membro della Comunità di Sant'Egidio. Emma Fattorini, sempre della Comunità di Sant'Egidio, è ricandidata dal Pd il Lazio.

10 Volte Meglio, il movimento di startupper e giovani coordinato da Andrea Dusi, che dopo aver venduto WishDays ha fondato Impactschool e Associazione Futuri, è riuscita a raccogliere le firme necessarie alla presentazione delle liste.

Dei tanti candidati sociali delle elezioni 2013, non ci saranno sulle schede del 4 marzo Luigi Manconi, Luigi Marino, Lucio Romano, Paolo Beni, Mario Sberna, Mario Marazziti.


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