Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Comitato editoriale

Donazione di organi, lo spot di Gianni Ippoliti

Lanciata dal Festival di Sanremo la campagna 2018 dell’Associazione italiana per la donazione di organi tessuti e cellule. Nell’anno del suo 45esimo di attività alla presidente Flavia Petrin Claudio Baglioni ha donato la canzone “La vita è adesso”

di Redazione

La magia di Sanremo, fatta di musica, di canzoni e di poesia, ha accolto il messaggio dell’Aido – Associazione Italiana per la Donazione di Organi Tessuti e Cellule, spiccando così il volo sulle ali della solidarietà sociale.
Accompagnata da Gianni Ippoliti, che ha donato all’associazione uno spot con il quale si lancia la campagna di informazione 2018 – anno in cui l’Aido festeggia i suoi 45 anni di attività -, la presidente nazionale, Flavia Petrin, ha portato al Festival il messaggio della più grande associazione di volontariato del settore, con ben più di 1 milione 350mila soci. Insieme con la presidente Petrin e Gianni Ippoliti, allo spazio Siae di Rai per il sociale, sono intervenuti la Vice Sindaco di Sanremo, Costanza Pireri, e il giornalista e manager discografico Corrado Buffa.

Il messaggio solidale dell’Aido è stato accolto dai protagonisti del Festival, a cominciare dal direttore artistico, Claudio Baglioni, che ha donato proprio all’Associazione la sua canzone, “La vita è adesso”. Il brano è stato arrangiato dal maestro pianista Danilo Rea. La canzone di Claudio Baglioni, “La vita è adesso” è un "dono" particolarmente centrato per la cultura della donazione perché – sottolinea una nota dell'associazione – coglie appieno il senso più profondo della medicina dei trapianti: la vita è tale grazie al trapianto, non prima. Con l’hashtag #lavitaeadesso si vuol sensibilizzare su tema di grande rilievo: quello del consenso alla donazione di organi e tessuti dopo il decesso così da ridurre la lista d’attesa di circa 9mila persone che ogni anno aspettano di poter ritornare a vivere dopo il trapianto.
Alcuni, troppi, non ce la fanno e purtroppo ci lasciano perché non sopravvivono. Aido è in campo per diffondere l’idea che una grande alleanza sociale e civile è possibile e con essa si può vincere la sfida di ridurre al minimo questa ancora grande sofferenza

Oggi si stima vivano una vita piena circa 45mila persone che hanno avuto il trapianto. Molte sono addirittura diventate eccellenze nello sport, altre sono tornate alla professione, agli affetti famigliari, si dedicano alla fotografia, alla pittura, alla musica, agli hobby. Sempre con più energia di prima. Dentro di loro c’è infatti il fuoco della vita ritrovata che induce a “donarsi”, a dedicare parte del proprio tempo agli altri.

Sabato 10 febbraio erano presenti anche alcuni esponenti dell’Aido ligure: il presidente regionale Stefano Avanzini, con il presidente dell’Aido di Imperia, Bruno Battistin e Corrado Milintenda sempre della sezione di Imperia. «Li ringrazio di cuore, come ringrazio tutti, dal meraviglioso e accogliente Claudio Baglioni al maestro Danilo Rea, a tutti i responsabili dell’organizzazione del Festival perché mi hanno fatto sentire accolta e sostenuta in questo sforzo di favorire la diffusione del messaggio associativo», ha detto la presidente Petrin. «Un grazie particolare all’amico Gianni Ippoliti che ha preso a cuore la nostra missione».

Flavia Petrin ha concluso ricordando che oltre a raccogliere le manifestazioni favorevoli alla donazione, Aido è partner del progetto denominato "Una scelta in comune"; progetto che prevede la possibilità di esprimersi, rispetto al dono, in modo positivo o negativo, all'atto del rinnovo o rilascio della carta di identità dei cittadini maggiorenni. «Ci fa piacere sottolineare che nel Comune di Sanremo questo progetto è già attivo. Voglio pensare che le persone sappiano informarsi, raccogliere documentazione, riflettere, affinché la scelta che andranno a fare sia consapevole», ha concluso Petrin.

In apertura photo by Chungkuk Bae on Unsplash