Media, Arte, Cultura

Don Mattia Ferrari il prete a bordo della Mar Ionio si presenta

A raccogliere gli inviti di Papa Francesco al soccorso dei migranti ci ha pensato don Mattia Ferrari giovane vicario parrocchiale di Nonantola, nella diocesi di Modena, 25enne che da meno di un anno ha preso i voti e che si occupa degli ultimi della città emiliana e nella vicina Bologna. In questo video si presenta

di Redazione

Fermare le navi è un’ingiustizia. Perché lo fanno? Per farli annegare?”. A dirlo, poco più di un mese fa, era Papa Francesco, che durante un’intervista al canale televisivo spagnolo “La Sexta” parlava delle navi che fanno soccorso in mare.

In quel caso specifico si riferiva alla “Open Arms”, alla quale veniva impedito dal governo spagnolo di andare nelle zone SAR del Mediterraneo Centrale. Dopo quell'uscita molto forte c'è stata la via Crucis del venerdì santo le cui meditazioni sono state affidate a suor Eugenia Bonetti dedicate alle sofferenze dei migranti e l'appello all'Angelus di domenica scorsa a proposito dei migranti in Libia: “Vi invito ad unirvi alla mia preghiera per i profughi che si trovano nei centri di detenzione in Libia, la cui situazione, già molto grave, è resa ancora più pericolosa dal conflitto in corso. Faccio appello perché specialmente le donne, i bambini e i malati possano essere al più presto evacuati attraverso corridoi umanitari”.

A raccogliere queste parole di Papa Francesco e a farle sue ci ha pensato don Mattia Ferrari giovane vicario parrocchiale di Nonantola, nella diocesi di Modena, 25enne che da meno di un anno ha preso i voti e che si occupa degli ultimi della città emiliana e nella vicina Bologna.

Proprio in quel contesto ha conosciuto i ragazzi di Ya Basta: “Due anni fa accolsero Yusupha, un ragazzo migrante che dormiva in stazione a Bologna e per il quale non riuscivamo a trovare posto. Bussammo alla loro porta, e loro accolsero Yusupha con gioia. E grazie a loro Yusupha, dopo anni vissuti nell’abbandono, è rinato. Ha ripreso a vivere con dignità, perché si è sentito amato” racconta don Mattia che ha deciso di continuare a dedicarsi agli ultimi ma in un altro modo, imbarcandosi su di una nave da soccorso, più precisamente la “Mare Jonio” della piattaforma Mediterranea. E aggiunge “il Vangelo, oggi, passa anche dal Mediterraneo”. Per salire a bordo ha chiesto e ottenuto il permesso di due arcivescovi (quello di Modena Elio Castellucci e quello di Palermo, Corrado Lorefice), nonché il benestare della Fondazione Migrantes della Conferenza episcopale italiana

In questo video don Mattia Ferrari si presenta


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA