Bene che la CAI pubblichi tempestivamente i dati sul 2019 con tabelle esaustive, Paese per Paese ed ente per ente. Complimenti per la trasparenza e l’efficienza. Purtroppo, tuttavia, da questi dati emerge un quadro riassuntivo fortemente negativo. È questo il commento di Marco Griffini, presidente di Ai.Bi. – Amici dei Bambini all’anticipazione del report statistico sulle adozioni internazionali nel 2019 della CAI. AiBi figura tra i pochi enti con numeri in controtendenza, con una crescita delle adozioni del 7% rispetto al 2018.

Secondo la CAI, ci sono 3.039 coppie con procedure pendenti in capo ai vari enti autorizzati: «Moltissime altre coppie potrebbero avvicinarsi all’adozione internazionale se il Governo si decidesse a investire su queste potenziali nuove famiglie. I soldi ci sono e c’erano, anche se non sono stati spesi. Dal 2013 al 2017 sono stati stanziati, per il Fondo per il sostegno alle adozioni internazionali, più di 42 milioni, di cui solo 10 milioni risultano spesi. Per le attività di cooperazione a sostegno dell’adozione internazionale, sempre negli stessi anni, sono stati stanziati quasi 59 milioni e spesi solo 848mila euro. E non sappiamo ancora quanto sia stato impiegato dei fondi stanziati per il 2018.Complessivamente sono stati stanziati in cinque anni 101 milioni di euro a sostegno della adozione internazionale, ma ne sono stati spesi solo 11... L’auspicio è che, finalmente, si volti pagina».

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