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Essere preparati al Covid-19: le raccomandazioni alle famiglie, ai servizi e agli operatori

Le persone con disabilità possono ammalarsi, come tutte le altre, di Covid-19 e avere bisogno di assistenza sanitaria. Poiché la maggior parte di loro ha bisogni nell’area della comunicazione e delle autonomie e necessita di sostegno di tipo comportamentale e medico, è meglio non farsi cogliere impreparati da un eventuale tampone positivo. I consigli di Anffas

di Redazione

Le persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo possono ammalarsi, come tutte le altre, di Covid-19 e avere bisogno di assistenza sanitaria. È ormai evidente che queste persone, unitamente alle persone con malattie rare e disabilità complesse ed anziane – a maggior ragione se presentano pluripatologie – sono quelle più a rischio della propria vita in caso di contagio da Coronavirus.

Inoltre molte di queste persone possono avere caratteristiche bio-psico-sociali che possono influire negativamente sulle loro opportunità di cura e renderle vittime particolarmente vulnerabili: la maggior parte delle persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo ha bisogni nell’area della comunicazione, delle autonomie, bisogni di sostegno di tipo comportamentale e medico.

Ecco perché Anffas (Associazione Nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale), oltre ad essere impegnata sul fronte della prevenzione del contagio e a continuare l’opera di sensibilizzazione delle istituzioni pubbliche affinché tali persone e le loro famiglie non siano discriminate anche in questa situazione, si rivolge ora direttamente alle famiglie e agli operatori sanitari (compresi quelli dei servizi residenziali) dando indicazioni e raccomandazioni concrete per la tutela della salute delle persone che sono state loro affidate, con particolare riferimento a quelle affette da Covid-19 che dovessero necessitare di assistenza sanitaria o ricovero ospedaliero.

La logica è quella dell’essere preparati.

Alle famiglie delle persone con disabilità si raccomanda di compilare preventivamente una scheda personale/anamnestica, da fornire ai sanitari in caso di necessità (qui un modello di scheda). Lo stesso si raccomanda ai servizi, specie residenziali, che hanno in carico la persona con disabilità (qui l’altro modello). Tale scheda potrà aiutare il personale sanitario a prestare assistenza alla persona tenendo conto il più possibile dei suoi bisogni specifici.

A tutti gli operatori sanitari, al fine di garantire alle persone con disabilità un’assistenza dignitosa e paritaria rispetto agli altri cittadini, anche nella grave situazione di emergenza che stiamo vivendo, Anffas rivolge alcune raccomandazioni, realizzate sulla base del documento “Guida clinica a supporto del personale in prima linea per la gestione dei pazienti con disturbi dell’apprendimento, autismo o ambedue durante la pandemia del coronavirus – rilevante per tutte le specialità cliniche” a cura di NHS England and NHS Improvement

Anffas rinnova la propria disponibilità a fornire ascolto, informazioni e supporto alle persone con disabilità, alle famiglie, agli operatori dei servizi ed agli operatori sanitari che dovessero averne necessità: basta scrivere una mail a nazionale@anffas.net, lasciando i propri contatti (anche telefonici) per ricevere tempestivamente una risposta o un contatto. L’Associazione invita inoltre a visitare la sezione dedicata del proprio sito internet all’interno del quale sono riportate notizie aggiornate e i materiali prodotti dalla sua Unità di Crisi.

Photo by Tonik on Unsplash