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Dopo la mobilitazione dei cittadini l’Agenzia dogane e monopoli fa un passo indietro

In una comunicazione dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli si legge che "a parziale modifica della determinazione del 23 aprile 2020, in data odierna è stata emanata una nuova determinazione che prevede l’impossibilità di riapertura della raccolta presso esercizi per i quali non vige obbligo di chiusura, delle scommesse su eventi sportivi e non sportivi, ivi compresi quelli simulati e della raccolta tramite dispositivi elettronici del tipo “slot machines ”

di Redazione

Niente ripresa delle slot nei tabaccai e neanche le scommesse su eventi sportivi negli stessi esercizi commerciali e in quelli per i quali è stata autorizzata la riapertura. Lo stabilisce una determinazione del direttore dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Marcello Minenna. Il documento va a corregge la determinazione del 23 aprile che aveva deciso la riapertura graduale dell'azzardo nelle tabaccherie.

In un comunicato si legge che "a parziale modifica della determinazione direttoriale n. 125127/RU del 23 aprile 2020, in data odierna è stata emanata una nuova determinazione direttoriale che prevede l’impossibilità di riapertura della raccolta presso esercizi per i quali non vige obbligo di chiusura, delle scommesse su eventi sportivi e non sportivi, ivi compresi quelli simulati e della raccolta tramite dispositivi elettronici del tipo “slot machines ”, inizialmente prevista per l’11 maggio p.v. e la possibilità di raccolta solo in modalità online per le scommesse che implicano una certificazione da parte di personale dell’Agenzia".

Caro presidente non sbagli il primo passo aveva scritto su Vita.it il professor Luigino Bruni, riferendosi alla subitanea riapertura per scommesse e slot. Ebbene la protesta che da lì si è accesa ha ottenuto un buon risultato, ad onore di chi si è mobilitato e di chi ha saputo ascoltare.

Restano confermate le riaperture delle altre modalità come Lotto e Superenalotto, ma la frenata c'è e soprattutto riguarda quelle più pericolose, come slot e scommesse, per le quali oltretutto sarebbe stato molto difficile evitare assembramenti nelle tabaccherie. Inoltre, come sottolinea la determinazione, il Dpcm del 26 aprile ha "inibito ogni attività" di sale slot e sale scommesse, e quindi era necessario "allineare" le decisioni dell'Agenzia con quelle del Governo.


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