La Moby Zaza, nave traghetto predisposta dal Governo per la quarantena dei migranti, si trova da diversi giorni di fronte le coste di Agrigento. Ieri un ragazzo di 28 anni è morto gettandosi in mare, dopo un gruppo tra i 120 rimasti a bordo ha preso gli estintori cominciando a fare fumo perché vogliono tornare a terra dopo che erano già sbarcati. Il personale della Croce Rossa è riuscito a sedare gli animi, ma la situazione rimane critica
Quei disegni sulle fiancate della Moby Zaza con Gatto Silvestro, Titti e Willy il Coyote oggi non fanno di certo sorridere. Dalla sontuosa nave traghetto i predisposta dal Governo italiano per la quarantena dei migranti ieri è morto un ragazzo tunisino di 28 anni, gettandosi in mare, probabilmente nel disperato tentativo di raggiungere la costa dell’Agrigentino a nuoto.
La sua cabina è stata trovata completamente devastata dagli operatori della Croce Rossa che instancabilmente continuano a supportare i 120 migranti rimasti a bordo, dopo l’evacuazione sanitaria di una donna e la morte del giovane. Subito dopo il gesto estremo del ragazzo, avvenuto nella mattina di ieri, a bordo si sono avuti momenti di tensione: nel primo pomeriggio alcuni dei migranti hanno cominciato a fare fumo con gli estintori perché da quella nave vogliono scendere, nonostante Titti e Gatto Silvestro. Animi che sono stati subito sedati dal team della Croce Rossa che tra psicologi e mediatori culturali ha evitato che la situazione degenerasse ulteriormente. La nave ora attraccherà temporaneamente in porto per permettere ad altro personale specializzato della Croce Rossa di salire a bordo.
Davanti alle perplessità che su queste pagine avevamo sin dall’inizio manifestato sulla sontuosa operazione del Governo delle navi quarantena per i migranti è doloroso constatare che la morte di quel ragazzo forse si sarebbe potuta evitare, trovando una struttura adatta a terra, magari tra quei centri sgomberati dai decreti Salvini o in una struttura di tipo militare.
Questa volta però qualcosa è andato storto. I 120 migranti che erano già autonomamente sbarcati a terra a Lampedusa sono poi tornati nuovamente in mare e dalla Moby Zaza, Gatto Silvestro nulla ha potuto per fermare quel ragazzo di 28 anni che credeva ingenuamente di avere raggiunto l’Europa.