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Famiglia & Minori

Salute mentale e gap psicologico dei ragazzi, le istituzioni non chiudano gli occhi

Le perturbazioni psicologiche sui minori provocate dalla pandemia a tema del terzo appuntamento dei Dialoghi di Vita.it e di Telefono Azzurro. Con Andrea Danese, Professore Psichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza al King College Londra; Alberto Siracusano docente di Psichiatria e Psicologia Clinica all'Università di TorVergata; Daniele La Barbera, ordinario di psichiatria all'Università di Palermo; Dario Ianes, Docente ordinario di Pedagogia e Didattica Speciale all'Università di Bolzano; Paola Pasqualin, dirigente scolastico a Trento

di Redazione

“La pandemia sta infliggendo molteplici shock ai giovani. Non sta solo distruggendo i loro posti di lavoro e le loro prospettive occupazionali, ma anche interrompendo la loro istruzione e formazione e avendo un grave impatto sul loro benessere mentale. Non possiamo lasciare che ciò accada”, è stato l'allarme del Direttore Generale dell'Ilo Guy Ryder. Il rapporto chiede “risposte politiche urgenti, su larga scala e mirate per proteggere un'intera generazione di giovani dal vedere le loro prospettive occupazionali permanentemente segnate dalla crisi.”

Un malessere, quello dei ragazzi registrato anche da una ricerca curata dai medici del Pronto Soccorso dell’Irccs Materno Infantile “Burlo Garofolo” di Trieste. «Il dato più significativo è stato quello di un incremento percentuale, decisamente importante, dei ricoveri per “ubriachezza grave”, che in rapporto a tutti gli accessi in Pronto Soccorso di quella fascia di età sono passati dal 2% del 2019 all’11% del 2020». Gli adolescenti che nel lockdown non si lamentavano mai, quando hanno potuto riprendere la loro vita hanno esagerato. Il preoccupante dato è stato evidenziato da una ricerca curata dai medici del Pronto Soccorso dell’Irccs Materno Infantile “Burlo Garofolo” dell’Ospedale triestino di Cattinara, che è stata pubblicata sulla rivista statunitense Journal of Adolescent Health: si tratta di un lavoro di squadra tra medici dei due PS, di neuropsichiatri infantili e di specializzandi della Scuola di Pediatria.

Provprio leggendo questo disagio presente tra i nostri ragazzi e adolescenti, dialogando con il professor Ernesto Caffo e Riccardo Bonacina, gli autorevoli psichiatri presenti, Andrea Danese Professore Psichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza al King College Londra; Alberto Siracusano, Direttore U.O.C. Psichiatria e Psicologia Clinica – Fondazione Policlinico Tor Vergata; Daniele La Barbera, ordinario di psichiatria all'università di Palermo, hanno concordato su un appello alle istituzioni affinche non sottovalutino il disagio psicologico e mentale tra i più giovani e hanno prposto forme di presenza sin dentro le scuole.

Con Dario Ianes, Docente di Pedagogia e Didattica speciale all’Università di Bolzano e con Paola Pasqualin, Dirigente scolastico dell’IC Trento 6, si è allargato il discorso al ruolo della scuola nel far fronte ai bisogni educativi speciali, ricordando l’appello del presidente della Repubblica Mattarella a Vo’ Euganeo lo scorso 14 settembre in occasione dell’apertura dell’anno scolastico quando ha ricordato che: “A subire le conseguenze più pesanti del lockdown sono stati gli studenti con disabilità. Per tanti di loro le rinunce hanno avuto un costo altissimo, a volte non sopportabile”.

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La nuova scuola dentro e fuori la scuola

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