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L’organizzazione umanitaria festeggia 50 anni

L’Organizzazione, da sempre impegnata in ambito umanitario con l'obiettivo di realizzare un mondo più inclusivo difendendo i diritti di donne, bambini e bambine in 25 Paesi compresa l'Italia, compie 50 anni. Sono stati 170 i progetti portati avanti solo nell'ultimo anno e circa 10 i milioni di beneficiari raggiunti in tutto il mondo

di Redazione

Sono trascorsi 50 anni e l'impegno di WeWorld-GVC nel corso del tempo si è fatto sentire sempre più forte: presente in 25 Paesi, compresa l'Italia, solo nell'ultimo anno la ONG ha realizzato 170 progetti, raggiungendo oltre 10 milioni di beneficiari in tutto il mondo.

Per celebrare i suoi primi 50 anni, in occasione del Terra di Tutti Film Festival, rassegna di cinema sociale ed eventi che si terrà a Bologna e online dal 4 al 10 ottobre, WeWorld-GVC ha deciso di recuperare alcune immagini dai suoi archivi storici per raccontare, attraverso il coinvolgimento delle persone che nel corso degli anni hanno contribuito alla crescita dell’Organizzazione, il lungo lavoro e l’impegno costante nel mondo della cooperazione internazionale e degli aiuti umanitari.

Sabato 9 ottobre presso il Cinema Lumière, a partire dalle ore 18.30, si terrà un evento speciale in cui verrà presentato uno screening off del fotografo Gabriele Galimberti, primo premio World Press Photo 2021, a cui seguiranno cortometraggi, fotografie e racconti per celebrare i 50 anni di lotte di WeWorld-GVC.

Durante la serata spazio anche a tre momenti dedicati alla racconto delle attività di WeWorld attraverso immagini e video: verrà proiettato un video inedito della fotografa Arianna Arcara relativo al progetto “Io dagli altri” con le voci e le fotografie delle adolescenti nelle periferie dove interviene la ONG; uno slide-show con gli scatti più belli del progetto “Il Tempo Sospeso” della fotografa internazionale Francesca Volpi che accende i riflettori sulla vita delle rifugiate siriane; “Side By Side”, documentario partecipativo realizzato in Mozambico dove protagoniste e protagonisti non sono filmaker professionisti ma persone che, attraverso delle action-cam, hanno accettato di raccontare l’impatto del cambiamento climatico nelle loro comunità.

Primo passo di questo lungo percorso, la collaborazione con CHEAP -collettivo femminista di Bologna che promuove la street art come strumento di rigenerazione urbana- e con Yele&Tres, coppia di artisti tra i protagonisti della nuova scena italiana. Le immagini d'archivio di WeWorld-GVC vengono ri-attualizzate e ri-contestualizzate dentro un immaginario visivo contemporaneo, ripercorrendo le principali linee di intervento affrontate nei 50 anni di lavoro sul campo: garantire acqua, diritti, parità di genere, educazione e una vita degna a tutte e tutti.

ll lavoro proposto, installato nel centro storico di Bologna, parte da questo immaginario, rideclinando la storia visiva di WeWorld. Dal 28 ottobre, infatti, le immagini prendono vita nel cuore di Bologna (via Borgonuovo, via Begatto, via Mascarella, via Sant’Isaia, via San Felice, Strada Maggiore, via d’Azeglio, via Nazario Sauro).

Era il 1971 quando l’organizzazione umanitaria WeWorld-GVC iniziava a muovere i primi passi nel campo della cooperazione internazionale, con i primi interventi di sviluppo in Africa. Da allora si è impegnata per aiutare bambine, bambini, donne e giovani, attori di cambiamento in ogni comunità a superare le emergenze e garantire loro una vita degna, opportunità e futuro attraverso programmi di sviluppo umano ed economico.

“Questo per noi di WeWorld-GVC è il 50esimo anniversario e lo celebreremo proprio al Terra di Tutti Film Festival, un festival che serve proprio a rendere visibile chi troppo spesso è nascosto, chi dopo questa pandemia sarà ancora più in difficoltà, ai margini, e lo faremo con film, eventi, dibattiti e performance artistiche.” – spiega Dina Taddia, Consigliera Delegata WeWorld – Saremo a Bologna, come ogni anno da 15 anni, con le Istituzioni, le cooperative, le imprese e le associazioni che anche oggi sono al nostro fianco, dimostrando di credere negli stessi valori per cui ci impegniamo con passione ogni giorno, sostenendoci nei progetti in giro per il mondo, come nelle nostre attività in Italia. Perché il cambiamento si può fare solo insieme.”