Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Attivismo civico & Terzo settore

Un libro (facile) per parlare ai ragazzi di identità di genere

Con l’obiettivo di educare i bambini, gli adolescenti e le loro famiglie su identità di genere e orientamento sessuale è in uscita il libro-illustrato “Atlante del genere”. Le autrici sono la psicoterapeuta Jiska Ristori e l’endocrinologa Alessandra Fisher, dell’ospedale Careggi di Firenze: «Un’educazione inclusiva –osservano- è una risorsa per tutti»

di Sabina Pignataro

La lotta alla omotransfobia passa (anche) dal riuscire a dare corrette informazioni su identità di genere e orientamento sessuale, cominciando dall’educare i bambini, gli adolescenti e le loro famiglie. Con questo obiettivo è in uscita il libro Atlante del genere (Edizioni Clichy).

Un volume è pensato e realizzato, nella forma grafica così come nei contenuti, proprio per essere il più divulgativo e comprensibile possibile per tutti, a partire proprio dalle ragazze e dai ragazzi (dalla scuola media in poi) per fare chiarezza su temi complessi e delicati di cui spesso non ci sono la conoscenza e la consapevolezza necessarie, soprattutto in alcune età.

Le autrici sono la psicoterapeuta Jiska Ristori e l’endocrinologa Alessandra Fisher (Fisher, che è anche la presidente della neonata Società italiana Genere, Identità e Salute (SIGIS www.sigis.info). Entrambe le dottoresse lavorano all’ospedale Careggi di Firenze e hanno alle spalle una lunga esperienza con i minori gender variant (o transgender) la cui identità di genere, cioè quella percezione che ognuno ha del proprio sentirsi maschio o femmina o appartenere ad un genere diverso (e che non ha e nulla a che vedere con l’orientamento sessuale) non coincide con quella attribuita alla nascita sulla base degli organi genitali. (In questo articolo avevamo cercato di fare un po’ di chiarezza sui termini).

«Ci rivolgiamo in particolare a tutte le famiglie così come a tutti gli adolescenti, transgender e cisgender, eterosessuali e non… Un’educazione inclusiva è una risorsa per tutti», spiegano le professioniste. Il libro spiega infatti che esistono molti modi in cui si può percepire ed esprimere se stessi «e tutti i modi sono giusti, normali e vanno bene».

Esistono molti modi in cui si può percepire ed esprimere se stessi: tutti i modi sono giusti, normali e vanno bene

Jiska Ristori e Alessandra Fisher

Disforia oppure Euforia di genere?

Nella stessa prefazione, Vittorio Lingiardi, si rivolge alle bambine e ai bambini, introducendo al “viaggio” che il libro vuole essere, un viaggio di scoperta che poi certamente sì, potrà essere ulteriormente approfondito da chi ne avrà interesse/curiosità.

«Questo libro – scrive il Professore di Psicologia dinamica All’Università degli studi di Roma La Sapienza -appoggiandosi a evidenze scientifiche per sfatare falsi miti, vi accompagna lungo i sentieri talora impervi della costruzione dell’identità. È un percorso di conoscenza: del genere scoprirete anche l’euforia, così poco raccontata».

Dottoresse, come mai avete scelto come sottotitolo “EUFORIA di genere”, che fa il verso a “disforia di genere”?
Troppo spesso si parla di ciò che non va bene rispetto all'identità di genere. Con «euforia di genere» desideriamo invece enfatizzare un messaggio positivo legato a qualsiasi identificazione rispetto al genere, in tutte le eventuali sfumature. L'intento dell'Atlante è quello di contribuire al vivere con serenità e consapevolezza le declinazioni dell'identità di genere (qualsiasi siano) a livello personale e di chi ci circonda. Ovviamente, in un'ottica di rispetto di sé e delle altre persone.

Dal 2018 vi occupate di identità di genere in età evolutiva e adulta all’ospedale Careggi di Firenze. Se poteste raggiungere i ragazzi con un megafono, come l'arrotino, cosa vorreste dire loro a proposito di questi temi?
Siate libere e liberi di essere voi stesse e voi stessi!
Esprimetevi per chi siete!
Non esiste la persona con il genere giusto di cui innamorarsi, ma la persona che ci fa battere il cuore!
Rispettatevi per quello che sentite di essere, per quello che vi piace fare e per chi vi fa innamorare! Rispettate anche le altre persone per gli stessi motivi!
Siate alleate e alleati, l'unione fa la forza!
Qualunque sia il tuo genere, ricordati che è speciale perché è solo tuo!

E cosa invece agli adulti?
Ricordatevi che pensare e parlare dell’euforia di genere aiuterà le ragazze e i ragazzi a vivere con maggiore consapevolezza la propria vita e la propria affettività. Non li influenzerà, ognuno è come è. Aiuterà anche voi grandi a conoscere e capire meglio le vostre figlie e i vostri figli per ciò che sentono di essere, per come si esprimono e per chi amano. Se volete davvero proteggerli dalla tristezza e dai pericoli del mondo esterno, date loro gli strumenti di cui hanno bisogno, senza fingere che siamo tutti uguali. Piuttosto, valorizzare l’unicità di ogni persona!

Quando avete iniziato ad occuparvi di questi temi e come mai?
Abbiamo iniziato dal 2004. Come professioniste della salute (Alessandra Fisher come endocrinologa e Jiska Ristori cime Psicologa psicoterapeuta) ci ha spinte ad occuparci di questa tematica il desiderio di offrire un aiuto a chi vive con difficoltà la propria declinazione di genere. Riteniamo, infatti, fondamentale che tutte le persone, indipendentemente dalla loro identità sessuale, possano aver liberamente accesso ai servizi sanitari in caso di bisogno. Inoltre, l'impegno in questo campo significa anche lavorare a livello sociale e culturale per combattere pregiudizi di natura omotransfobica; questi sì dannosi per la salute psico fisica. Proprio al fine di promuovere una cultura inclusiva, abbiamo pensato che uno strumento divulgativo (però basato su conoscenze scientifiche) potesse essere utile.

Cosa è cambiato nel frattempo?
In questi anni abbiamo osservato una crescente consapevolezza da parte delle persone e tolleranza sociale che si sono tradotte in una maggior facilità di espressione dell'identità sessuale. Tuttavia, ancora troppo frequenti sono purtroppo gli episodi di omotransfobia a tutti i livelli, per cui emerge chiaramente la necessità di lavorare anche sul sociale e da qui l’idea di questo Atlante. La lotta alla omotransfobia passa infatti anche dal riuscire a dare corrette informazioni su identità di genere e orientamento sessuale, cominciando dall’educare i bambini, gli adolescenti e le loro famiglie.

Atlante del genere
Autrici: Alessandra Daphne Fisher e Jiska Ristori
Illustrazioni di Angela Nicente
Pagine: 96
Edizioni Clichy

In apertura, la cover del libro


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA