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Ucraina: arrivano i kit per riparare le case rovinate dalle bombe russe

«Col nostro progetto cercheremo anche di aiutare la popolazione a ripristinare i propri alloggi distrutti attraverso la distribuzione di kit per le piccole e medie riparazioni di emergenza, in particolare nella provincia di Ivankiv, dove 2.360 abitazioni hanno subito danni», spiega l'operatrice del Vis Ilaria Nava

di Fabrizio Floris

Nel monologo di violenza quotidiana che segna l'Ucraina dal 24 febbraio iniziano ad emergere le voci di reti, iniziative e progetti di dialogo e di pace. Il Volontariato Internazionale Salesiani (Vis) ha avviato un programma di sostegno alla popolazione nelle zone di Leopoli, Žytomyr e Ivankiv. Si tratta prima di tutto di preparare la popolazione in vista dell’inverno, spiega Ilaria Nava: «Le aree in cui operiamo ospitano la maggioranza degli oltre 6 milioni di sfollati interni e c’è urgenza di agire per proteggere la popolazione: da un lato opereremo con un’unità mobile che si sposterà in 12 villaggi per fornire supporto psicosociale, dall’altro forniremmo 1.000 pasti caldi al giorno nella provincia di Leopoli e Zhytomyr».

«Inoltre», continua l'operatrice del Vis, «si cercherà di aiutare la popolazione a ripristinare i propri alloggi distrutti attraverso la distribuzione di kit per le piccole e medie riparazioni di emergenza delle case, in particolare nella provincia di Ivankiv, dove 2.360 abitazioni hanno subito danni. A queste persone, saranno donate anche coperte, vestiti invernali, stufe e combustibili. Ci sarà anche un intervento a supporto dei bambini, infatti, tra i tanti edifici danneggiati vi sono oltre 2.000 strutture scolastiche di cui 285 sono state completamente distrutte». «Per i bambini che non possono tornare in classe sia perché le scuole sono state distrutte o danneggiate sia perché non sono state riaperte perché non dotate di rifugi antiaerei idonei abbiamo pensato ad una serie di attività ricreative e psicosociali, anche con interventi mirati. Si potrebbe pensare che è poco di fronte ai 900 milioni di dollari al giorno che la Russia spende per la guerra, che non è il momento, ma se guardare la vita negli occhi ha ancora un senso è sempre il momento giusto per fare quello che è giusto», conclude Nava.


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