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Disturbi alimentari, nasce Nutrimente in Terapia

Apre a Milano un luogo dove giovani over 14 con un disturbo della nutrizione e dell’alimentazione possono trovare insieme alle loro famiglie terapie e cure cliniche di alto livello a prezzi accessibili in tempi brevi, offerte da un’équipe multidisciplinare altamente specializzata

di Sabina Pignataro

Un luogo dove persone con un disturbo della nutrizione e dell’alimentazione possono trovare insieme alle loro famiglie terapie e cure cliniche di alto livello a prezzi accessibili in tempi brevi, offerte da un’equipe multidisciplinare altamente specializzata.

È Nutrimente in Terapia, centro di cura con finalità sociali che ha da poco aperto i battenti a Milano su iniziativa di Nutrimente, associazione che dal 2013 si occupa della prevenzione e contrasto dei disturbi alimentari.

Nutrimente in Terapia si rivolge a persone dai 14 anni in su, che vengono presi in carico da un’equipe di lavoro multidisciplinare composta da psicoterapeuti, un medico psichiatra, psicologi testisti, dietisti e nutrizionisti, uno specialista in medicina interna e un pediatra. A ogni paziente viene offerto un progetto terapeutico personalizzato, che può includere colloqui di sostegno psicologico, psicoterapia cognitivo comportamentale e EMDR (dall'inglese Eye Movement Desensitization and Reprocessing, Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari), gruppi psicoeducativi e, se necessario, anche colloqui psichiatrici.

Tanti i laboratori

Grazie alla partecipazione di consulenti esterni (insegnanti di yoga, uno chef, fotografi, un’operatrice ayurvedica), sempre affiancati da un membro dell’équipe, sono realizzati inoltre laboratori esperienziali e attività di gruppo. Tra questi yoga per i disturbi alimentari, gruppi di supporto e discussione su emozioni e relazioni, laboratori di fotografia. E ancora mindfulness, mindful eating e il laboratorio di cucina “Back To Food”, per favorire il riavvicinamento al cibo attraverso un percorso esperienziale di manipolazione degli alimenti, sensorialità, apprendimento di ricette e impiattamento creativo.

"Siamo molto felici di poter offrire alla cittadinanza questo nuovo servizio – affermano Sara Novero ed Eva Cislaghi, psicologhe e psicoterapeute responsabili del progetto di Nutrimente in Terapia – e dare il nostro contributo per rispondere alle sempre maggiori richieste di aiuto da parte di persone che soffrono di disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, aumentate sensibilmente negli ultimi due anni a causa della pandemia e delle sue conseguenze. Nel nuovo centro offriamo ai pazienti le migliori pratiche cliniche a un tariffario agevolato, integrate con quello che Nutrimente realizza dalla sua nascita: attività mirate al recupero del benessere psicofisico e al riavvicinamento alla vita sociale in un contesto protetto, unite a servizi rivolti ai familiari e in particolare ai genitori".

Un aiuto alle famiglie

Si tratta di attività che, realizzate in un contesto protetto e gestito da professionisti della salute mentale, si pongono come ponte tra la terapia clinica e il ritorno alla vita sociale, e sono fondamentali per ritrovare il proprio benessere psicofisico – aggiungono Sara Novero ed Eva Cislaghi – Abbiamo aperto il nuovo centro per poterci prendere cura a 360° delle persone che convivono con questi disturbi, continuando anche a dedicare un’attenzione particolare alla famiglia: questa ricopre infatti un ruolo fondamentale nella lotta contro i disturbi alimentari, ma fatica spesso a trovare uno spazio di supporto dedicato.

Oltre a colloqui individuali o familiari, nel nuovo centro i genitori hanno l’opportunità di partecipare a gruppi di auto-mutuo aiuto: spazi protetti dove le mamme e i papà, guidati da genitori facilitatori, opportunamente formati e affiancati da uno psicologo, possono condividere le proprie difficoltà e affrontare insieme emozioni come il senso di colpa, la vergogna rispetto alla situazione e la difficoltà ad affidarsi a un percorso terapeutico.

Il nuovo centro mette a frutto l’esperienza accumulata in dieci anni da Nutrimente – dichiara Sara Bertelli, psichiatra, presidente di Nutrimente e referente scientifico del progetto di Nutrimente in Terapia – Dalla sua nascita l’associazione ha realizzato numerose iniziative di prevenzione e sensibilizzazione nelle scuole e nei contesti sportivi e attività di formazione e di ricerca; ha supportato le persone in difficoltà con laboratori esperienziali e i familiari attraverso gruppi di sostegno. Il desiderio era integrare tutto questo con cure cliniche di alto livello che potessero essere accessibili facilmente e in tempi brevi da un’utenza ampia. Finalmente tutto questo è realtà grazie a Nutrimente in Terapia.

+30% dei casi con la pandemia

Come raccontavamo in questa inchiesta di Vita, con la pandemia i casi sono aumentati almeno del 30 per cento. L'esordio della malattia già a 13 anni. «Si muore di anoressia e bulimia non perché sono malattie incurabili, ma perché non ci sono sufficienti centri specializzati», racconta un papà.
Il problema dell’insufficienza dei servizi non è nuovo. «Già prima della pandemia, la metà delle regioni italiane (tra cui Marche, Piemonte e Lazio) non aveva una rete completa di assistenza, che dovrebbe comprendere ambulatori dedicati, centri diurni, strutture residenziali, posti letto ospedalieri dedicati», ci aveva spiegato Laura Dalla Ragione, presidente della Siridap (Società italiana riabilitazione disturbi del comportamento alimentare e del peso). «In quattro regioni, Sicilia, Campania, Puglia, Sardegna, non c’è proprio nulla».

L'Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato la prima mappa completa dei servizi offerti dal Servizio sanitario nazionale per curare i disturbi del comportamento alimentare. L’elenco dei centri è disponibile qui

Per avere maggiori informazioni sui servizi offerti e le modalità di presa in carico è possibile scrivere a info@nutrimente.org.


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