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Milano, i fragili a teatro. Col biglietto sospeso

Il managing director italiano della multinazionale dello spettacolo Stage Entertainment lancia l'idea con 100 biglietti gratuiti in due teatri milanesi. Il progetto prevede il coinvolgimento degli spettatori e di due realtà sociali lombarde

di Giampaolo Cerri

La tradizione dei “sospesi”, dal caffè di partenopea memoria offerto per chi non se lo potesse permettere, si va aggiornando anno dopo anno.

Solo negli ultimi due mesi, da queste pagine, abbiamo raccontato de l’hamburger sospeso, lanciato da Progetto Arca per i senza fissa dimora milanesi, e l’idea del “panettone”, progettata da Fondazione Ant a Bologna.

Nei giorni scorsi, sempre nel capoluogo lombardo è arrivato lo spettacolo teatrale. Ci ha pensato il direttore di due teatri meneghini, il Lirico e il Nazionale, Matteo Forte. Classe 1973, di Luino (Varese), Forte ha rilanciato i due storici locali per Stage Entertainment, multinazionale olandese dello spettacolo da 7 milioni di spettatori all’anno in sette paesi, con gestione diretta di 16 grandi teatri, e di cui è managing director per l'Italia.

In occasione delle festività, Forte ha pensato di mettere a disposizione 100 biglietti "sospesi", sfidando gli spettatori in una gara di solidarietà, ossia a fare lo stesso con un ticket per questa stagione.

«Dopo due anni molto duri», racconta, «ci sembrava importante dare un segnale di solidarietà e di amicizia in occasione del Natale e ci è sembrato bello farlo con biglietto sospeso, per offrire a tutti, e soprattutto a chi fa più fatica, un momento di allegria». Come primi partner, Forte e i suoi hanno scelto Azione solidale, cooperativa sociale milanese che si occupa di sostegno ai fragili nelle periferie sud-est della città, e Cometa, l’hub inclusivo di Como, che lavora nell’accoglienza dei minori, nella prevenzione del disagio e nell’educazione.

Ogni mese, le due realtà, grazie alla solidarietà degli spettatori, potranno mandare a teatro alcune delle persone seguite: «Ai primi cento biglietti provvediamo noi», racconta Forte, «poi gli spettatori potranno lasciare le loro offerte in alcune grandi urne che inseriremo nei foyer e contribuendo così alla continuazione dell’iniziativa».

Nella foto dei apertura, una scena di Sister Act, al Teatro Nazionale di Milano, fino all'8 gennaio.


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