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Cooperazione & Relazioni internazionali

Anteas in marcia per la pace

La lettera del presidente Loris Cavalletti annuncia la partecipazione alla mobilitazione Europe for peace in occasione della ricorrenza del primo anno di guerra in Ucraina. Una riflessione che si allarga alle tante guerre dimenticate in atto inYemen, Siria, Congo, Medio Oriente, Iran e alle tante altre che rendono il mondo in pericolo

di Nicola Varcasia

Anteas nazionale partecipa alla mobilitazione lanciata dalla coalizione Europe for peace in occasione della ricorrenza del primo anno di guerra in Ucraina. Lo fa sapere l’associazione attraverso un’appassionata lettera del suo presidente, Loris Cavalletti: «In questi giorni in Europa e in Italia sono centinaia le iniziative promosse da vari movimenti, associazioni, sindacati per chiedere pace. Noi abbiamo detto chiaramente che condanniamo l'aggressore, il governo russo a guida Putin e abbiamo espresso solidarietà e sostegno all'Ucraina invasa. E abbiamo condiviso l'aiuto alla difesa del popolo Ucraino dei propri confini».

La riflessione di Cavalletti prosegue ricordando gli aiuti portati inizialmente al popolo ucraino, l’evacuazione di quanti scappavano dalla guerra e le successive operazioni di rientro per coloro che hanno deciso dopo i primi mesi di rientrare, sempre avendo ben chiara la posta in gioco: «Non abbiamo mai avuto dubbi tra aggressori e aggrediti», continua Cavallotti, «così come abbiamo sempre sostenuto l'azione e gli appelli di Papa Francesco per una azione diplomatica che porti al cessate al fuoco e al negoziato di pace».

La lettera continua allargando l’abbraccio alle altre situazioni belliche nel mondo: «Il perdurare del conflitto produce il perpetuarsi di una sanguinosa guerra, i cui costi economici si stanno pagando in tutto il mondo e in particolare dai paesi poveri, di logoramento e anche in conflitto mondiale coinvolgendo le grandi potenze. Il nostro grido di pace nasce dalle tante guerre in atto dallo Yemen, Siria, Congo, Medio Oriente, Iran e tante altre che rendono il mondo in pericolo. Il proliferare delle armi atomiche dovrebbe portare tutti, come dice la nostra bellissima Costituzione, ad abolire la guerra come strumento di soluzione dei conflitti».

«Per queste ragioni», conclude la lettera di Cavalletti, «Anteas rinnova l'adesione alle manifestazioni che in questi giorni si sviluppano per chiedere pace in tutto il mondo facendo proprio l'appello di Don Tonino Bello: “In piedi costruttori di pace!” e partecipiamo convinti alla marcia Perugia-Assisi di notte contro tutte le guerre».


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