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Sostenibilità sociale e ambientale

45 imprese italiane a scuola di decarbonizzazione

Al via il Climate ambition accelerator, la seconda edizione del percorso di formazione del Global compact network Italia per guidare le aziende verso il net-zero, uno dei fattori chiave per lo sviluppo sostenibile delle attività produttive e non solo. Il corso ha la durata di sei mesi

di Nicola Varcasia

Transizione ecologica a prova di piccole e medie imprese. Sotto l’egida delle Nazioni unite. Prende il via la seconda edizione italiana del Climate ambition accelerator, il percorso di formazione sviluppato dal Global compact dell’Onu in collaborazione con i network locali per guidare le aziende verso una transizione energetica net-zero. Nel 2023, le imprese italiane che prenderanno parte al progetto saranno 45.

Il programma, della durata di sei mesi, mira a fornire alle imprese partecipanti le competenze per la definizione di obiettivi di riduzione delle emissioni, misurabili e basati sulla scienza. Nel mondo le imprese che hanno preso parte al progetto sono oltre 1.500 e provengono da 69 paesi.

Organizzato con il supporto della società Carbonsink, il programma prevede tre moduli formativi. Il primo approfondisce la metodologia e gli approcci legati al calcolo delle emissioni al concetto di net-zero. Il secondo analizza come coinvolgere il management interno all’azienda nello sviluppo delle pratiche per contribuire alla svolta climatica. Il terzo spiega come gestire le emissioni di gas serra e applicare diverse strategie di riduzione per raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi in questo campo.

Nel 2022 sono state 42 le aziende italiane che hanno partecipato al programma. Al termine della partecipazione al progetto, l’80% delle imprese si era impegnata ad aderire alla procedura Science-based targets initiative che, con l’aiuto di organizzazioni quali Carbon disclosure project, Global Compact, World resources insitute, Wwf e lo stesso Global compact, aiuta le aziende a raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni, allineati con le migliori conoscenze scientifiche disponibili per rispettare gli impegni assunti nell’Accordo di Parigi. Inoltre, il 67% delle imprese partecipanti all’acceleratore si è inoltre impegnata su un obiettivo net-zero o intende farlo nei prossimi 24 mesi.

«La numerosa partecipazione da parte delle aziende alla seconda edizione del nostro Acceleratore, conferma come il settore privato veda nel contrasto al cambiamento climatico una sfida prioritaria su cui doversi impegnare in modo sempre più ambizioso e audace», ha dichiarato Daniela Bernacchi, executive director di Un global compact network Italia. Il gruppo di lavoro costituitosi ieri, riunirà lungo il corso dell’anno organizzazioni il cui fatturato ammonta complessivamente a circa 126 miliardi di euro. Ciò significa che il loro impatto, in termini di avanzamento dello sviluppo sostenibile, può essere davvero concreto e sostanziale».


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