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Alluvione in Emilia Romagna: come aiutare chi sta aiutando

Sul sito di VITA stiamo raccogliendo le testimonianze delle realtà del Terzo settore che lavorano nelle zone più colpite dall’alluvione ed anche chi sono gli enti scesi in campo per rispondere all'emergenza. Croce Rossa, Misericordie, Caritas, Acri - associazione di fondazioni e casse di risparmio spa. E tante altre si stanno organizzando

di Anna Spena

Nove vittime, oltre venti fiumi esondati, 400 le strade interrotte, 41 comuni coinvolti, e oltre 20mila gli sfollati. Sul sito di VITA stiamo raccogliendo le testimonianze delle realtà del Terzo settore che lavorano nelle zone più colpite dall’alluvione. Da Raffaella Pannuti, presidente di Fondazione Ant, trovate qui il suo racconto “Strade inagibili, ma i pazienti non possono attendere” alla testimonianza di Stefano Damonte, presidente del Banco Alimentare “Imola, Banco Alimentare salvo, si teme per le associazioni”. L’associazione Papa Giovanni XXIII sta evacuando i i disabili dalle case famiglia. L'associazione ha anche attivato una campagna per l'emergenza, i dettaglio sono consultabili a questo link. La situazione è drammatica. Abbiamo raccolto anche le storie di chi vive nei comuni allagati, come quella di Federica Bandini, 56 anni, che insegna management dell’economia sociale all’Università di Bologna, sede di Forlì. Vive a Faenza, «l’epicentro dell’alluvione», racconta. «La situazione è tragica. Peggio non c’è». Potete leggere qui Faenza, mille sfollati e il grido d'aiuto della prof.: «Adottate un comune» il racconto integrale. Ma la macchina della solidarità si è messa in moto, ecco chi sono le prime realtà scese in campo per sostenere la popolazione, ma anche chi ha fatto donazioni in denaro o attivato raccolte fondi dedicate all'alluvione (Il pezzo sarà aggiornato per segnalare le nuove iniziative ndr).

La Croce Rossa Italiana è impegnata sin dalle prime ore dell’emergenza nelle operazioni di soccorso ed evacuazione della popolazione, operando in aiuto della popolazione e dei territori colpiti. Sono circa 300 i Volontari Cri in prima linea nei soccorsi e nell’assistenza alla popolazione e 87 i mezzi impiegati. Mobilitate squadre e mezzi specializzati arrivati nei territori colpiti dalla Toscana, da Roma, dal Piemonte, dalla Lombardia, dal Lazio, dal Veneto e dall’Abruzzo. «Anche in questa emergenza la Croce Rossa, operando all’interno del sistema del Dipartimento Protezione Civile, mette a disposizione operatori e mezzi per garantire assistenza immediata», ha detto il presidente della Cri Rosario Valastro. «Siamo grati a tutti i soccorritori che sono in prima linea e vicini alle persone che stanno vivendo ore drammatiche. Un ringraziamento particolare va anche a tutte le persone comuni e ai volti noti che stanno sostenendo e rilanciando la nostra raccolta fondi e quelle spontanee promosse e collegate ai nostri canali social ufficiali». Qui la pagina attiva per le donazioni.

Anche la Caritas Ambrosiana a sostegno dei territori colpiti dall’alluvione in Romagna. Con diversi furgoni, sono arrivati mercoledì scorso operatori e volontari da Milano per portare alla Caritas di Faenza-Modigliana diverse strumentazioni utili ad affrontare le emergenze che Faenza, Bagnacavallo e altre realtà stanno vivendo. In tutto sono stati portati 30 deumidificatori, sei idropulitrici e una decina di idropulitrici elettriche, cinque aspira-liquidi e quattro gruppi elettrogeni. Strumentazioni utili per cercare di ripristinare, quanto prima, abitazioni e attività colpite dall’alluvione. In questi giorni gli operatori della Caritas Ambrosiana stanno formando i volontari della Caritas di Faenza per l’utilizzo di queste strumentazioni, così poi da poter essere utili a gestire le situazioni critiche del territorio in collaborazione con Comune ed enti locali. A sostegno delle attività di supporto alle persone colpite dall’alluvione è possibile inoltre fare un’offerta alla Caritas Diocesana di Faenza-Modigliana, le informazioni a questo link.

Le Misericordie, invece, hanno fatto partire dal polo logistico nazionale di Barberino del Mugello (Firenze), quattro tir della Confederazione nazionale per portare nei luoghi più colpiti 2000 letti da campo per accogliere le persone che hanno dovuto abbandonare le loro case. Inoltre sono arrivati, dalla Toscana, 4 team per l’emergenza idrogeologica, inviati a supporto della regione nella sorveglianza di fiumi ed argini e per dare ulteriore supporto nell’emergenza maltempo. Anche Anpas, fin dall'inizio dell'emergenza, è operativa sul campo con tutte le pubbliche assistenze di Anpas Emilia Romagna e la colonna mobile nazionale di Protezione Civile con volontari, attrezzature e mezzi provenienti da altre regioni. «In particolare», spiega Niccolò Mancini, presidente Anpas nazionale, «con idrovore (pompe usate per assorbire e asportare grandi quantità d'acqua) del modulo idrogeologico nazionale, moduli lavaggio strade e pulmino trasporto persone. Oltre alle operazioni di protezione Civile e di soccorso Anpas Emilia Romagna si sta occupando dell’allestimento della cucina mobile per fornire pasti alle comunità colpite. In queste ore così difficili desidero esprimere la vicinanza di tutto il movimento ai volontari e alle volontarie delle pubbliche assistenze delle zone colpite dal maltempo. Volontari e volontarie che, nonostante le difficoltà del momento, stanno offrendo sé stessi, le proprie passioni e le proprie competenze, per sostenere le proprie comunità». L'organizzazione ha attivato una raccolta fondi dedicata, è stato aperto un conto corrente apposito per le donazioni. (Per donare – IBAN: IT 24 K 07072 02408 000000730862 -Causale Un aiuto per l'Emilia Romagna – Intestato a Anpas Emilia Romagna odv).

La Confederazione regionale dei Centri di Servizio per il Volontariato dell’Emilia-Romagna pubblica una serie di indicazioni utili per donazioni e per portare aiuto alle persone colpite dall’alluvione: dalle raccolte fondi per i comuni alle candidature come volontari fino alla raccolta di beni. A questo link tutte le iniziative nel dettaglio.

Intanto l’associazione di fondazioni e di casse di Risparmio Acri ha deliberato un contributo straordinario di 1,5 milioni di euro, in favore delle popolazioni colpite dall’alluvione. Come già avvenuto in passato in simili circostanze, anche oggi le risorse stanziate sono a valere sul Fondo Nazionale Iniziative Comuni, il fondo costituito dalle Fondazioni in seno ad Acri per rispondere alle emergenze. Acri ha affidato all’Associazione tra Fondazioni di origine bancaria dell’Emilia-Romagna il compito di coordinare l’impiego delle risorse, predisponendo un apposito piano di intervento, per offrire una prima risposta alle esigenze della popolazione. «Ispirate da una visione di solidarietà nazionale, le Fondazioni di tutta Italia si attivano per contribuire alle prime necessità delle popolazioni coinvolte», dice Francesco Profumo, presidente di Acri. «Ora è il momento dei soccorsi, ma dobbiamo presto iniziare a ragionare anche con un’ottica di lungo periodo. Il succedersi periodico e ricorrente delle “emergenze” impone una riflessione più approfondita sull’impatto dei cambiamenti climatici nel nostro Paese e su come stiamo rispondendo a questa sfida epocale».

Fondazione Cariplo, Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT si sono impegnate rispettivamente con uno stanziamento di 300 mila euro per un totale di ulteriori 900 mila euro per i territori colpiti dall'alluvione.

Coop ha stanziato un milione di euro a sostegno delle Regioni Emilia Romagna e Marche, è stata anche avviata una raccolta fondi tra i soci e consumatori che potranno destinare i loro aiuti attraverso un conto corrente dedicato o alle casse dei punti vendita Coop. Si potrà donare direttamente alle casse a partire da sabato 20 maggio o sul conto corrente dedicato aperto presso Unicredit ( IBAN: IT 94 T 02008 05364 000106764648 causale
“Raccolta Fondi Alluvione Romagna e Marche). I fondi raccolti saranno destinati a uno specifico intervento di ricostruzione in accordo con le autorità locali interessate. Partita anche un’attività di sostegno fra tutti i dipendenti delle cooperative a favore dei colleghi di Coop Alleanza 3.0 e Coop Reno che hanno subito danni dall’emergenza attraverso la donazione di ore di lavoro.

Anche il Centro Sportivo Italiano ha avviato una raccolta fondi a sostegno delle società sportive e delle popolazioni nei territori colpiti dalle inondazioni e dalle alluvioni. Tutte le realtà Csi, i singoli iscritti, o chiunque voglia donare un contributo, può donare tramite bonifico al conto corrente dedicato del Centro Sportivo Italiano, presso la Banca Popolare di Milano (IBAN: IT 81 C 05034 03265 000000000658 – causale: CSI Emergenza Alluvione)
Avviando tale raccolta fondi per favorire la ripresa delle società sportive nei territori colpiti, la presidenza nazionale del Centro Sportivo Italiano ha deciso – in stretta collaborazione coi referenti provinciali e regionali dei Comitati territoriali delle zone interessate – di realizzare un censimento delle società sportive con i danni maggiori, destinando i fondi raccolti al ripristino delle attrezzature, dei materiali e degli impianti sportivi.

Legacoop Nazionale, Legacoop Emilia-Romagna, Legacoop Romagna, Legacoop Bologna, Legacoop Imola e Legacoop Estense hanno deciso di promuovere una raccolta di fondi da destinare, dopo avere individuato con gli amministratori locali le aree prioritarie di intervento, a progetti che consentano, in particolare, di ripristinare strutture pubbliche compromesse dall’alluvione, per agevolare un ritorno alla normalità più rapido possibile. "Invitiamo ", si legge nella nota, "tutte le cooperative che vogliono aderire alla campagna di raccolta delle risorse a versare i loro contributi sullo specifico conto corrente presso Unicredit intestato a Legacoop nazionale". (IBAN: IT64T0200805038000106601844 – Causale “Solidarietà Emilia Romagna”).

Save the Children attiva la raccolta fondi per il sostegno allo studio delle bambine e dei bambini nelle zone colpite. Ad oggi, le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado (nidi, elementari e medie) di Ravenna hanno riaperto, ma molte scuole hanno subito l’impatto delle alluvioni. Secondo le prime stime, infatti, sono 105 i plessi scolastici statali interessati dagli effetti delle alluvioni, 49 le istituzioni scolastiche che hanno segnalato criticità per la ripresa dell'attività didattica, 58 quelle che hanno segnalato criticità per viabilità e trasporti, 44 quelle che hanno segnalato la destinazione di parte dei locali a alle persone sfollate, con più di 150mila studenti coinvolti in diversa misura nell’emergenza.

I due gruppi bancari cooperativi, Bcc Iccrea e Cassa Centrale hanno stanziato, rispettivamente, 300 e 200 milioni come primi plafond a sostegno dei territori colpiti dall'alluvione. È quanto spiega una nota della Federazione regionale delle Bcc Emilia-Romagna: queste risorse saranno destinate alle famiglie e alle imprese danneggiate dal maltempo. Quello che è accaduto, dice il presidente della federazione, Mauro Fabbretti «ci chiama in causa come banche di comunità: il Credito Cooperativo si fonda sulla vicinanza e sul sostegno dei propri territori di riferimento e una tragedia come quella accaduta nei giorni scorsi e ancora in corso richiede risposte immediate e concrete. I due gruppi cooperativi, oltre ad avere reso operativa la sospensione delle rate dei mutui per la popolazione e le imprese colpite dal maltempo, hanno messo in campo questo primo importante plafond di 500 milioni complessivi ma altre iniziative sono in corso da parte delle singole banche. Poi ci siamo fatti promotori di una raccolta fondi da estendere all'intero movimento del Credito Cooperativo a partire da Federcasse, alle capogruppo Iccrea e Ccb, alle casse Raiffeisen, alle singole Bcc, finalizzandola ad un programma di interventi di sostegno ai territori colpiti».

Fondazione Rava si sta muovendo in sinergia con l'Azienda Glovo. Nello specifico, sull’app di delivery è attiva una bolla dedicata dove gli utenti possono donare in tempo reale il proprio contributo che sarà devoluto alla fondazione Francesca Rava, impegnata in prima linea nell’emergenza. Grazie alla sinergia con la Protezione Civile, la Fondazione ha inviato beni di prima necessità alle popolazioni colpite dall’alluvione. Inoltre, nel Comune di Lugo di Romagna,ha installare un panificio mobile, come quelli utilizzati in Haiti, Honduras e Guatemala in situazioni di emergenza. L’obiettivo del panificio è quello di distribuire gratuitamente pane, focaccia ed altri prodotti da forno alla popolazione alluvionata e di rifornire 4 mense delle Protezione Civile, collocate nelle aree più colpite dall’alluvione, per un totale di 3.400 persone al giorno.

Tra le altre anche due raccolte fondi lanciate una dal comune di Forlì a sostegno delle famiglie e delle realtà più colpite dall’emergenza alluvione, la trovate a questo link; e l'altra attivata dalla Regione Emilia Romagna «Di fronte a una regione alle prese con la devastazione dell’acqua, in tantissimi hanno chiesto di poter dare una mano, anche versando un contributo», si legge nella nota. «La Giunta regionale ha deciso di avviare subito una raccolta fondi per sostenere le persone e le comunità colpite, grazie alla generosità di chi vorrà partecipare a questa iniziativa».

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