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Martina Colombari

«Non chiamatemi solo testimonial, io sono una volontaria»

di Anna Spena

Da Venerdì 20 novembre, e fino al 27 novembre, torna "In Farmacia per i bambini”, l'iniziativa nazionale della Fondazione Francesca Rava – NPH Italia Onlus per la raccolta di farmaci da banco, alimenti per l'infanzia e prodotti pediatrici per i bambini, destinati a Case Famiglia, Comunità per minori e enti italiani in aiuto a bambini, famiglie in difficoltà e all’Ospedale N.P.H. St. Damien, nella poverissima Haiti. «Quest'anno», spiega la conduttrice e attrice Martina Colombari, volontaria della fondazione da 13 anni,«di questa iniziativa c'è ancora più urgenza. Ognuno, a seconda delle proprie possibilità, può fare qualcosa»

Da Venerdì 20 novembre, Giornata Mondiale dei diritti dell'infanzia e fino al 27 novembre, torna "In Farmacia per i bambini”, l'iniziativa nazionale della Fondazione Francesca Rava – NPH Italia Onlus per la sensibilizzazione dei diritti dei più piccoli e la raccolta di farmaci da banco, alimenti per l'infanzia e prodotti pediatrici per i bambini in povertà sanitaria. Giunta all'ottava edizione si svolgerà in 2000 farmacie aderenti in tutta Italia.
In Italia 1 bambino su 8 vive in povertà assoluta (Istat 2019). Anche quest'anno Martina Colombari, madrina della Fondazione, sarà testimonial e volontaria dell’iniziativa. «Sono volontaria e testimonial della Fondazione Francesca Rava da quasi 13 anni», racconta Martina Colombari. «Sono molto legata all'iniziativa "In Farmacia per i bambini". Da quando sono divenatata volontaria per la Fondazione la mia vita è cambiata».

Come ha conosciuto la Fondazione Rava?
Nel 2007, ad una loro serata di beneficenza. In quell'occasione è stato proiettato un documentario su Haiti. Non conoscevo Haiti, nè la sua povertà devastante e la sofferenza dei bambini. Le immagini mi hanno letteralmente colpita al cuore. Quello che ho visto mi ha talmente scioccata, che dopo una settimana sono andata negli uffici della Fondazione per chiedere alla Presidente Mariavittoria Rava di poter andare a vedere con i miei occhi. Dopo due mesi ero a Port au prince a visitare i loro tanti progetti sull'isola. Da quel giorno non ci siamo più lasciati.

Come si è appassionata?
Appassionarsi ai tantissimi progetti della Fondazione Francesca Rava in aiuto a migliaia di bambini, in Italia, in Haiti e nel mondo è la cosa più naturale che ci sia. L'amore, la passione, la perseveranza e la dedizione dei volontari della Fondazione verso i bambini, sono assolutamente contagiosi. Veder crescere i progetti anno dopo anno, lì sul campo, dopo aver dedicato tempo e energie alle attività per raccogliere fondi, è una soddisfazione enorme che mi riempie di gioia, e che fa bene a me stessa in primis.

https://www.youtube.com/watch?v=okU0VNZXtpU

Da quanti anni è testimonial?
Sono volontaria e testimonial della Fondazione Francesca Rava da quasi 13 anni e più passa il tempo, più sento forte il legame con la Fondazione e con i tantissimi bambini che aiutiamo concretamente. Anche perché la Fondazione mi permette non solo di metterci la faccia, ma quando siamo in missione, mi mette proprio al lavoro.

Il primo viaggio in Haiti?
È stato un viaggio indimenticabile. Haiti è il secondo posto più povero al mondo. In quell’isola che sarebbe meravigliosa sembra proprio ci sia un accanimento del destino: malattie, corruzione, alluvioni e calamità naturali. Proprio per questo il nostro Ospedale Saint Damien, unico pediatrico del paese che assiste gratuitamente 80.000 bambini l'anno, è il vero punto di riferimento dell'isola, un posto che ispira serenità e garantisce cure da primo mondo e dignità ai piccoli pazienti. Ricordo perfettamente che arrivai un giovedì, il giorno in cui il team di Padre Rick va a svuotare gli obitori dell'Ospedale Generale dai corpi abbandonati e li seppellisce. Erano uomini, donne, bambini, e lui restituisce così loro dignità, che è un modo per ridarla anche ai vivi. Quell'esperienza ha segnato per sempre la mia vita.

Quanto è importante fare sensibilizzazione su temi come la povertà sanitaria?
È fondamentale e sempre più urgente. Oggi più che mai con la pandemia da Covid-19 che ha portato oltre ad un'emergenza sanitaria, anche quella economica, rendere le persone consapevoli della povertà che ci circonda è quasi un obbligo morale. Basti pensare che, secondo l'Istat, già prima della pandemia, 1 bambino su 8 era in povertà. Ed ora con l’emergenza in corso, sono tantissime le richieste di aiuto che arrivano alla Fondazione e al terzo settore, alle Istituzioni. Per questo sono molto legata all'iniziativa In Farmacia per i bambini, della Fondazione Francesca Rava che, proprio per rispondere al grande bisogno, quest'anno si svolgerà dal 20 novembre (Giornata Mondiale dei Diritti dell'Infanzia) fino al 27 novembre: una settimana durante la quale sarà possibile recarsi in una delle 2.000 farmacie che hanno aderito all'iniziativa in tutta Italia, acquistare e donare medicinali e prodotti pediatrici destinati a Case Famiglia, Comunità per minori e Enti italiani in aiuto a bambini, famiglie in difficoltà e in piccola parte all’Ospedale N.P.H. St. Damien, nella poverissima Haiti. Una luce in questo momento di buio e paura. Con un piccolo gesto, anche da lontano, si può essere vicini a chi ha bisogno.

Che significa per un bambino vivere in condizioni di povertà sanitaria?
Significa essere privato del diritto alla salute, del diritto di vivere una infanzia serena. Non potersi permettere visite specialistiche, un paio di occhiali o l'apparecchio per i denti o dello psicologo, anche se ha subito traumi. Tenersi la tosse, la febbre e il raffreddore…E questo è inaccettabile. Tutti siamo in qualche modo responsabili di questa realtà. Ognuno, a seconda delle proprie possibilità, può fare qualcosa.

L'epidemia ci ha reso tutti più fragili, ma c'è un dato oggettivo: sta facendo ancora più male a chi fragile lo era anche prima. Come possiamo evitare di rinchiuderci nelle nostre paure e continuare a tenere viva la catena della solidarietà?
Credo che la paura si affronti con il “fare”. Fare qualcosa per gli altri, sempre e comunque, fa la differenza. Questa epidemia, è vero, ha ribaltato le nostre vite. Ha mostrato le nostre fragilità, i nostri limiti. Ma le difficoltà e la lontananza fisica imposta da questa emergenza sanitaria non deve farci demordere, anzi, deve darci un maggiore slancio verso le fasce di popolazione più fragili che si trovano ancora più in difficoltà.

Come hai visto crescere l'iniziativa in farmacia per i bambini in questi anni?
Sono volontaria e ho l'onore di rappresentare In Farmacia per i bambini sin dalla prima edizione nel 2013. E ho visto questa iniziativa crescere nel tempo. Durante le mie missioni in Haiti per la Fondazione Francesca Rava, ho visto arrivare gli scatoloni con i farmaci all'ospedale Saint Damien. Sono stata nelle Case famiglia. Ho incontrato i farmacisti. Ho parlato con le Aziende amiche che ci sostengono e che, con i loro collaboratori, fanno i volontari (quest'anno molti da remoto). Solo nel 2019 grazie a In Farmacia per i bambini, sono stati aiutati circa 36.000 bambini, e in 7 anni sono stati raccolti oltre 1 milione di farmaci e prodotti baby-care. Sono numeri importanti, che testimoniano la concretezza di questa importante iniziativa.

Desideri e progetti per il prossimo futuro che riguardano la Fondazione?
Il mio desiderio è quello di continuare a far parte di questa incredibile squadra che si prodiga per aiutare i bambini e chi ha più bisogno. Quest'anno avremmo dovuto festeggiare 20 anni dalla nascita della Fondazione, ma con la pandemia ci siamo trovate a recuperare, tempestivamente, attrezzature per la Terapia intensiva di 26 ospedali e a dotarne 5 di percorsi nascita sicuri con il progetto Maternità Covid-19 della Fondazione. Dobbiamo continuare ad aiutare il nostro Paese ma, appena possibile, il mio desiderio è anche quello di tornare in Haiti dove potrò giocare e ridere con i bambini accolti nelle Case N.P.H. (sostenuti dall'Italia tramite l'adozione a distanza), vedere quanto sono cresciuti, i loro progressi a scuola, nonostante tutto, perché anche loro sono immersi nella pandemia.

Pensa spesso ad Haiti, com'è la situazione lì e in tutta l'America Latina?
Haiti non è solo un pensiero, è proprio un pezzo del mio cuore. Purtroppo l'isola è sempre in emergenza. Per fame, malattie, catastrofi naturali. Ed ora anche con la gravissima emergenza Covid-19 che ha duramente colpito l'America Latina. Oltre all’aiuto immediato per l'ospedale Saint Damien e l'ospedale Saint Luc che sono stati riconosciuti come ospedali Covid in quanto dotati di letti di Terapia intensiva, vanno avanti i progetti della Fondazione Francesca Rava per portare istruzione, formazione professionale, possibilità di posti di lavoro e progetti di auto-sostenibilità attraverso il progetto “Francisville città dei mestieri”, con la produzione di pane, pasta, l'allevamento di galline e pesci per la lotta alla malnutrizione. Ma c'è molto bisogno di aiuto perchè non ci sono i nostri ospedali, le nostre risorse, non c’è spesso in questi paesi, neanche l'acqua per lavarsi le mani. E il distanziamento sociale è davvero impossibile se vivi in 8 in una baracca in uno slum…

In Farmacia per i Bambini si svolge in 2000 farmacie su tutto il territorio italiano. Ha come partner istituzionali Federfarma e Cosmofarma e il patrocinio di FOFI. Al fianco della Fondazione, sarà presente il Network KPMG con cui l'iniziativa è nata nel 2013 e le Aziende amiche BNP Paribas, Chiesi, Mellin, Nutricia, Mylan, EcoEridania, Lierac, Silc-Trudi Babycare, Vim, BD Rowa. Sostengono la campagna anche Fondazione Cariparma e Fondazione Carisbo. Patrocinio del Comune di Verona. Il Gruppo Armando Testa si unisce pro bono a questa grande squadra e firma la campagna di comunicazione 2020 declinata su TV, stampa, affissione, radio e social. In 7 anni sono stati raccolti oltre 1 milione di farmaci e prodotti baby-care. Nel 2019 la raccolta è stata donata a 668 enti (casefamiglia, comunità per minori, empori solidali) per 36.000 bambini beneficiari e all’ospedale pediatrico NPH Saint Damien della poverissima Haiti, che assiste 80.000 bambini/anno. In farmacia per i bambini, per 4 anni consecutivi nel 2019 ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica Italiana. E’ anche un evento sostenibile: ogni farmacia raccoglie per una Casa famiglia o ente sul suo territorio, cui viene abbinata, con beneficenza a km 0!

Video: 1 – Campagna di comunicazione realizzata pro-bono dal gruppo Armando Testa; 2/3 – Martina Colomabri legge le "storie dei diritti", regia di Federico Brugia. Sarà possibile vedere i video inquadrando il qr code del pieghevole che la Fondazione distrubuirà nelle farmacie aderenti durante i giorni dell'iniziativa.


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