Giulia Lopes

«Il servizio civile a Casa Ronald mi ha aperto le porte al lavoro»

di Antonietta Nembri

A Firenze per la laurea specialistica in campo psicologico la giovane palermitana ha conosciuto l’attività della Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald Italia facendo volontariato all’ospedale pediatrico Meyer. Il suo racconto della scelta del servizio civile che lei ha vissuto «come servizio alla comunità in un ambito che fosse affine ai miei studi e soprattutto ai miei interessi»

“A casa lontano da casa” è lo slogan delle Case Ronald McDonald, le strutture di accoglienza della Fondazione per l'Infanzia Ronald McDonald Italia dedicate alle famiglie dei bambini in cura negli ospedali, ma per Giulia Lopes, ventottenne originaria di Palermo, durante il suo anno di servizio civile (maggio 2021 – maggio 2022) queste parole si sono concretizzate. «Una domenica pomeriggio c’era il sole. La nostra Casa Ronald ha un bel giardino e in quel periodo ospitavamo quattro famiglie. Si sono messi tutti a giocare a pallone, insieme come una grande famiglia. Ecco, mi sono ritrovata a casa, in una domenica pomeriggio come se fossi a Palermo dai miei quando ci si trova tutti insieme».
Oggi Giulia Lopes lavora per la Fondazione. Le abbiamo chiesto di raccontarci la sua esperienza.

Come ha conosciuto la Fondazione e cosa l’ha spinta a fare il servizio civile in questa realtà?

Dopo la laurea in Scienze e tecniche psicologiche a Palermo sono venuta a Firenze per la specialistica. Avendo sempre fatto volontariato anche qui mi sono data da fare e come volontaria al Meyer scegliendo un ambito che fosse affine ai miei interessi e alla mia passione per i bambini. Alcuni genitori che ho incontrato mi hanno parlato della Fondazione McDonald che io non conoscevo. Poi c’è stato il Covid e le attività di volontariato si sono interrotte.


Sopra Giulia Lopes (a dx) in occasione della festa di Hallowen, sotto con una piccola ospite

Ed è qui che nasce l’idea del servizio civile?

Sì. Volevo fare qualcosa di utile e guardando tra i progetti ho visto che c’era Casa McDonald così mi sono candidata. A essere sincera ho realizzato in un secondo momento quanto questa esperienza mi corrispondesse. Ho sempre avuto la propensione ad aiutare gli altri e qui mi sono resa conto che non sempre serve fare grandi cose. A volte basta esserci, ascoltare… Anche se a volte può essere dura. Quando ho iniziato ci sono stati dei lutti. Ti rendi conto di non poter far niente, puoi solo stare lì. Questo mi ha fatto lavorare molto sulla morte e la sofferenza e oggi so che il tuo esserci è per loro

Il suo percorso di studi l’ha aiutata?

Mi ha dato degli strumenti in più, ma credo che anche le doti personali siano importanti. Comunque non sono qui come psicologa. Del quando sono entrata come dipendente sono referente per i volontari, mi occupo di comunicazione, della pagina Facebook e collaboro in amministrazione con Paola Bianco (House manager di Casa Ronald a Firenze- ndr.).

A chi si chiedesse se fare o meno il Servizio civile in una Casa Ronald (sono 13 le posizioni disponibili in tutta Italia – ndr.) che cosa direbbe?

Di buttarsi, di farlo e di non avere paura. È vero che qui si possono incontrare situazioni difficili, dolorose, ma il supporto dello staff ti fa crescere veramente tanto. Posso dire tranquillamente di sentirmi un’altra persona oggi. L’esserci per queste famiglie nostre ospiti può significare molto, ma sei tu che ricevi più di quello che sei in grado di dare. Sei tu volontario che guadagni in emozioni, responsabilità e affetto. È un’esperienza che consiglio non certo per questioni economiche, ma perché è bello mettersi a disposizione della comunità e per questo occorre scegliere un progetto che sia coerente con le proprie scelte, con i propri interessi.

Lei è di Palermo, ora vive a Firenze, la sua famiglia?

Diciamo che mi hanno sempre sostenuto, è una scelta che ho fatto di testa mia. E poi mio padre si è innamorato di Casa Ronald. E il fatto di lavorare qui mi concede di essere indipendente.


Per avere informazioni sul Servizio civile con la Fondazione per l'infanzia Ronald McDonald hr.fondazione@it.mcd.com


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