Mondo
Karzai favorevole unione comandi Nato e Usa
Il presidente afghano è favorevole all'unificazione dei comandi delle missioni per la stabilizzazione del Paese e quella contro gli insorti attivi nel sud e nel sudest
di Redazione
Il Presidente afghano, Hamid Karzai, esprime il suo parere positivo all’unificazione dei comandi delle missioni Isaf, per la stabilizzazione del Paese, ed Enduring Freedom, contro gli insorti ancora attivi nel sud e nel sudest. In un’intervista concessa a Kabul e che il quotidiano francese ”Le Figaro” pubblica all’inizio della sua visita di tre giorni a Parigi, Karzai sottolinea fra l’altro come ”la questione dei signori della guerra non sia quella che ci preoccupa di piu’, dato che e’ praticamente risolta”. Il Presidente afghano difende quella che sembra essere la possibile composizione della Wolesi Jirga, in cui dovrebbero essere rappresentati numerosi capi mujahiddin, molti dei quali, ricorda l’intervistatrice, ”con le mani sporche di sangue”. ”E’ la realta’ afghana. Andiamo avanti sulla strada della stabilita’ e della pace. Lavoriamo per mettere in piedi uno stato di diritto. Ma per arrivare a questo obiettivo ci vorra’ del tempo. Noi abbiamo gia’ percorso molta strada e la questione dei signori della guerra e’ praticamente risolta. Se degli uomini che hanno mantenuto le loro armi e le loro milizie siederanno al Palramento, e’ perche’ sono stati eletti dagli afghani”, ha dichiarato Karzai.
La Francia, insieme alla Germania, e’ contraria all’unificazione delle due missioni militari internazionali in Afghanistan, che si sottolinea a Parigi e a Berlino, hanno scopi differenti, e quindi devono continuare ad avere regole di ingaggio e struttura diversa. Karzai smentisce con forza di voler prendere le distanze dagli Stati Uniti, che l’unificazione hanno proposto. ”L’Afghanistan continua a lavorare in totale cooperazione con Washington nella lotta contro il terrorismo. E’ una cooperazione di grande qualita’ e tutto funziona bene”, ha dichiarato, precisando che la sua richiesta e’ quella di una ”rivalutazione della situazione”. ”E’ necessario valutare se la strategia applicata negli ultimi quattro anni sia ancora la migliore fra quelle possibili oggi per lottare contro il terrorismo. Forse -suggerisce- dovremmo dargli una dimensione politica che oggi non ha”. Karzai ha ribadito che ”la maggior parte degli atti terroristici eseguiti in Afghanistan non sono preparati nel nostro Paese”. ”Per questo bisogna portare la forza laddove lo sono”, ha aggiunto ”senza voler fare accuse a nessuno”.
”Presto o tardi arriveremo a un comando unico per le due operazioni e sara’ posto sotto la bandiera della Nato. Mi va bene. Penso che tutti i problemi di cui la stampa si e’ fatta eco circa la reticenza di alcuni Paesi, fra cui la Francia, non sono cosi’ importanti come e’ stato detto. Finiremo per trovare una soluzione soddisfacente per tutti”, ha dichiarato Karzai assicurando anche anche di questo parlera’ con i suoi intelocutori a Parigi (dopo il Presidente Jacques Chirac, da cui e’ stato ricevuto questa mattina, Karzai incontrera’ il Premier, Dominique de Villepin, il ministro degli Esteri, Philippe Douste-Blazy, e il ministro della Difesa, Michelle Alliot.Marie).
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