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Kosovo: a Vienna iniziati incontri serbo-kosovari su futuro regione

La comunita' internazionale ha esortato le parti a trovare entro l'anno un accordo sullo status definitivo della regione, sulla cui sicurezza vigilano 17.000 soldati Nato

di Paolo Manzo

A Vienna sotto l’egida dell’Onu si e’ svolto oggi il primo incontro ufficiale tra le massime autorita’ della Serbia e i rappresentanti del Kosovo dopo la fine della guerra del 1998-99. Il presidente e il primo ministro della Serbia, Boris Tadic e Vojislav Kostunica, hanno incontrato il presidente del consiglio e il presidente della giunta provinciale del Kosovo, Fatmir Sejdiu e Agim Ceku, per discutere il futuro del territorio serbo a maggioranza albanese, attualmente sotto la protezione dell’Onu. Ai colloqui sono intervenuti l’inviato speciale delle Nazioni Unite per il Kosovo, il norvegese Martti Ahtisaari, e i rappresentanti di Stati Uniti e Unione europea, Frenk Vizner e Stefan Lene.

Il Kosovo e’ sotto l’amministrazione dell’Onu dal 1998, quando i bombardamenti della Nato misero fine alla pulizia etnica attuata dai serbi contro la comunita’ albanese e costrinsero le truppe del presidente Slobodan Milosevic a ritirarsi dalla provincia. Da allora la leadership albanese del Kosovo chiede l’indipendenza dalla Serbia, mentre i serbi residenti nella provincia e il governo di Belgrado si oppongono. La comunita’ internazionale ha esortato le parti a trovare entro l’anno un accordo sullo status definitivo della regione, sulla cui sicurezza vigilano 17.000 soldati della Nato in missione di pace.

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