Cultura

La biblioteca interculturale di Roma ponte fra culture, esempio di integrazione

di Paolo Iabichino

Quando si parla di stranieri che arrivano in Italia si sa quanto a fare notizia siano sempre gli aspetti negativi mentre, difficilmente, si lascia spazio alla riflessione, alla comprensione, al semplice provare a capire cosa ci può essere dietro le vite di chi attraversa il mare per cercare un posto migliore che non rappresenti soltanto dolore e sofferenza. A non fare notizia sono le piccole cose come ad esempio arrivare in Italia e non sapere dove trovare un libro per leggere una storia al proprio figlio, un libro scritto nella propria lingua, un libro che permetta di trovare per un momento il calore di casa, il ricordo di attimi sereni e felici, un libro che faccia tornare alla mente le immagini di una quotidianità e di una vita forse tranquilla come dovrebbe essere per tutti.

Da qui, da un padre che voleva leggere una storia al proprio figlio, nasce nel 2010 a Roma la Biblioteca Interculturale voluta dall’Associazione Cittadini del Mondo che ha pensato di intervenire creando, grazie al lavoro costante e prezioso dei volontari, un luogo che fosse incontro, condivisione ma soprattutto gioia e positività per i più piccoli e le loro famiglie. Un progetto ambizioso nato per essere la risposta concreta a un’esigenza a cui nessuno aveva pensato prima cercando, allo stesso tempo, di creare un punto di riferimento in cui potersi sentire meno soli. La storia della Biblioteca Interculturale di Roma è la storia di persone che credono nell’integrazione resa possibile attraverso il valore della cultura, un’integrazione che parte dai bambini per ridare a loro un sorriso perché siano più sereni, un’integrazione in cui i libri sono il simbolo di una rivoluzione pacifica ma profondamente sentita attraverso la quale accogliere, aprirsi all’altro, contaminarsi, conoscersi andando oltre la paura e il pregiudizio.

La storia della Biblioteca Interculturale è la storia delle tante persone che dedicano il loro tempo libero affinché tutto questo possa andare avanti, è la storia di sedi cambiate e sistemate attraverso autofinanziamenti, è la storia di un’Italia che si impegna con costanza e determinazione nei territori, nei quartieri, nelle città. Se le parole non bastano a raccontare l’integrazione che ogni giorno va avanti in questa biblioteca a parlare sono anche i numeri: ben 17mila i testi raccolti in più di 25 lingue dei quali oltre 1000 sono dedicati ai ragazzi a cui si aggiungono circa 1000 dvd che hanno permesso, nel tempo, di dare vita a un settore multimediale. Arte, letteratura, storia, fumetti e molti altri generi sono presenti, catalogati e fruibili grazie al prestito che si può fare con una comune tessera di registrazione gratuita e per comprendere il fenomeno delle migrazioni una sezione è stata dedicata ai dossier statistici curati da Caritas, Idos e Centro Studi Emigrazione.

Quello che accade qui è l’integrazione vera, viva, quotidiana quella in cui le persone si incontrano, si conoscono, si parlano, si scambiano informazioni e piano piano diventano parte integrante di un paese che ha molto da raccontare di buono.

Storia raccolta da Rossana Cavallari

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