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La Camera approva l’OdG di Anzaldi (PD): “50 milioni di euro contro l’azzardo”

Ogni anno, la spesa in pubblicità per il gioco d'azzardo si aggira sui 105 milioni di euro a cui se ne aggiungono 87 spesi in sponsorizzazioni. Lo Stato impone agli stessi concessionari di investire in pubblicità almeno 50 milioni di euro. Un paradosso da cui bisogna uscire. Un Ordine del Giorno presentato dall'onorevole Michele Anzaldi (PD) e approvato ieri alla Camera, impegna il Governo a trovare una soluzione. Ma serve l'impegno dei sindaci e dei comuni, affinché non sia l'ennesima occasione sprecata

di Marco Dotti

Nel solo 2013, «gli operatori del gioco hanno investito in Italia ben 105 milioni di euro, di cui il 37% per il gioco online, il 31% per Lotterie e Gratta e Vinci,  il 24% sulle scommesse e l'8% sulle slot». A oggi, in Italia, si stima che i giocatori d'azzardo siano circa 32 milioni, pari al 54% della popolazione come riporta il Dipartimento politiche ant droga della Presidenza del Consiglio e, secondo un'indagine del Codacons, il 50% dei disoccupati italiani presenterebbe forme più o meno gravi di dipendenza dal gioco. Un’emergenza socialmente diffusa, che non ha bisogno di attestazioni cliniche per destare preoccupazione. È quanto si legge nell’Ordine del Giorno, promosso dall’onorevole Michele Anzaldi (PD),  da tempo impegnato nel contrasto all'azzardo di massa, e approvato oggi alla Camera nel corso del dibattito sulla Legge di Stabilità.

«Dinanzia a una vera emergenza sociale, vi sono alcune convenzioni attualmente vigenti – ci spiega Alzaldi – che addirittura impongono al concessionario  un obbligo di fare pubblicità». Si tratta di cifre che si aggirano attorno ai 50 milioni di euro, investite in pubblicità forzate da parte degli operatori di gioco.

Questi soldi, osserva Alzaldi, «potrebbero essere usati diversamente e messi a disposizione delle strutture locali o dei comuni che si trovano a fronteggiare questo tipo particolare di emergenza. Si tratta di un’iniziativa a costo zero e questi fondi potrebbero essere utilizzati ajcue per colmare, ad esempio, il vuoto dell’importo proprio di 50 milioni che si è creato per il Servizio civile».

Nel testo dell'Odg, che pubblichiamo in allegato, si legge:

«una possibile soluzione da adottare potrebbe essere quella di destinare allo Stato, alle regioni e alle Asl, gli importi attualmente previsti dalle vigenti concessioni per il Superenalotto, Lotto e Gratta e Vinci, in materia di pubblicità , vincolandoli a misure di contrasto nei confronti delle cosiddette ludopatie e alla cura dei giocatori patologici».

Questo provvendimento, conclude Anzaldi, «consentirebbe di trovare un giusto equilibrio tra concessionari e misure di carattere sociale senza incentivare la diffusione del gioco d’azzardo clandestino che risulta già essere molto invasivo e controllato da organizzazioni criminali».

Ciò che andrebbe auspicato, ora, dopo che il Governo si è visto formalmente impegnato con l’ordine del giorno, è che proprio gli enti locali, ribadisce Alzaldi, «in primo luogo i comuni, si facciano sentire, facendo pressione e rivendicando una somma che è già lì e potrebbe essere stanziata con facilità ma che senza una mobilitazione attiva da parte dei rappresentanti degli enti locali rischia di rimanere vittima di un'inerzia deleteria per tutti».

@oilforbook

 

 


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