Non profit

La Casa della Carità in festa

Per i quattro anni mobilitato tutto il quartiere Crescenzago. Ecco il programma

di Redazione

«Ad uno ad uno scorrono davanti a me i volti, di uomini, donne, bimbi che qui sono ospitati, e che mai come in questo momento, avverto che siamo noi ospitati da loro. È urgente e forse anche doveroso affiancarli nelle loro speranze e fatiche,imparare da loro». Sono parole di don Virginio Colmegna pronunciate alla vigilia della festa che la Casa della Carità di Milano si appresta a vivere. La Casa della carità , compie quattro anni e dedica l’anniversario al quartiere che la ospita. Per questo vuole rivolgere un invito, in particolare, a tutti i residenti di Crescenzago e del quartiere Adriano, affinché partecipino alle iniziative in programma da venerdì 21 a domenica 23 novembre. 

Tra queste, un pranzo per gli anziani (venerdì alle 12.30), una festa per i bambini (sabato alle 15) e un pranzo di solidarietà con l’associazione “Amici della Casa della carità” (domenica alle 12.30).
Sabato, dalle 9, al mercato rionale di via Trasimeno sarà possibile sottoscrivere una petizione per la promozione della qualità della vita nel quartiere lanciata dalla Casa della carità in collaborazione con le associazioni del territorio. Qui il programma.

La Casa della carità accoglie le persone in difficoltà. Uomini e donne, italiani e stranieri, giovani e anziani, famiglie con bambini. Chiunque viva situazioni di fragilità, disagio sociale ed emarginazione viene fatto entrare, 365 giorni all’anno, 24 ore su 24.
A tutti la Casa offre un’ospitalità semplice, improntata in senso famigliare, il cui obiettivo è restituire dignità alla persona permettendogli di ritrovare se stesso e la propria vita. Ogni giorno la Casa è abitata da circa cento ospiti: 52 uomini, 24 donne, 15 negli spazi per mamme con bambini e altri dieci nella comunità per persone con disagio psichico. La Casa è vissuta anche da tutti quelli che semplicemente bussano alla porta e sono accolti dal Centro di ascolto. Ognuno è ricevuto, si accoglie il suo bisogno e si cerca di stabilire con lui una relazione. Anche a loro la Casa offre un servizio di docce e guardaroba, la possibilità di effettuare visite mediche e di usufruire di una tutela legale.

La Casa ha promosso  la nascita della cooperativa Lavoriamo e del centro diurno “A regola d’arte”, che provvedono all’inserimento occupazionale di ospiti ed ex ospiti. Inoltre, dalla Casa è nata l’idea di promuovere la costruzione dei cosiddetti villaggi solidali, spazi abitativi innovativi e di qualità da destinare temporaneamente a chi si ritrova senza una casa.
Infine, la Casa della carità ha costituito un vero e proprio ente di studio, ricerca e approfondimento sui temi del disagio sociale e del vivere metropolitano, che ha l’intento di restituire alla città la cultura dei mondi ospitati. Si tratta dell’Accademia della carità, realizzata in collaborazione con la Fondazione Unidea di Unicredit Banca. L’Accademia realizza corsi di formazione, laboratori di ricerca, seminari e convegni.

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