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La cooperazione internazionale si salva dalla scure di Saccomanni

231 milioni per il 2014, 3 milioni in più rispetto all'anno precedente. Le ong: «Cifre incoraggianti, anche se siamo ancora lontani dagli impegni presi»

di Redazione

"La cooperazionei nternazionale non viene cancellata".  Questa la sintesi che offrono le principali sigle delle ong italiane,  Cini, Link 2007, Aoi, che commentano in una – inusuale – nota congiunta i dati   relativi al capitolo cooperazione  internazionale, previsti nel testo ultimo della Legge di Stabilità che verrà portato in approvazione alle Camere: 231 milioni di euro per il 2014, con impegno su 224 milioni nel 2015 e 225 milioni nel 2016.

Nel 2013 furono inizialmente stanziati 228 milioni di euro e ne  furono effettivamente messi a disposizione 213: per il 2014 l'aumento sarebbe di 3 milioni di euro. AOI, Cini e Link 2007  leggono «nel complesso con sollievo queste cifre, alla luce dell'impianto complessivo della legge, votato al massimo contenimento della spesa, pur sottolineando che non è avvenuto l'incremento del 10% per ogni anno fino al 2016, previsto nel Documento di Economia e Finanza necessario a far  raggiungere al nostro paese nel 2017 l'impegno, sempre contenuto nel documento, dello 0,30% dell'Aiuto Pubblico allo Sviluppo, corrispondente  alla media dei Paesi OCSE».

Le organizzazioni non governative ricordano al Governo che «la cooperazione internazionale, che vede riaffermato un ruolo importante nel sistema Paese, è efficace laddove esiste una coerenza complessiva nelle politiche per la lotta alle povertà e per lo sviluppo». Per questo esprimono «preoccupazione per l'inadeguatezza del tetto dato al 5 per mille per il non profit, quindianche per le ONG stesse, che avrebbe dovuto registrare un'inversione di tendenza nei programmi di questo Governo». Chiedono che «vengano confermati all'interno del decreto per le missioni militari all'estero gli stanziamenti per gli interventi civili promessi e previsti per i prossimi 3 mesi e per tutto il 2014: in particolare per i Paesi toccati dalla crisi siriana, ma anche per l'Afghanistan, in vista dell'imminente ritiro, il Pakistan, la Libia, il Sud Sudan e la Somalia, valorizzando la presenza ed esperienza delle ONG in queste realtà, come sostenuto pubblicamente dalla stessa ministra Emma Bonino.

Aoi, Cini e Link 2007 sottolineano che «l'obiettivo positivo della sostanziale 'tenuta' e del leggero incremento dell'impegno a favore dell'APS è frutto del lavoro congiunto di pressione sul governo delle organizzazioni della società civile e dei parlamentari sollecitati dall'intergruppo per la cooperazione internazionale. Fin da subito si impegnano nel monitoraggio costante dei lavori parlamentari, affinché i dati  positivi della Legge diStabilità per la cooperazione internazionale vengano confermati dalladiscussione in Parlamento».

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