Non profit
La cooperazionead alta quotafunziona così
l'esperienza Compie vent'anni la cooperativa sociale Le Valli
di Redazione

Fedele al nome, la cooperativa Le Valli ha scelto di non allontanarsi dal territorio dove è nata vent’anni fa: la provincia di Belluno, praticamente tutta in montagna. La sede è nella Longarone ricostruita dopo la tragedia del Vajont. «Qui già dall’87 si iniziava a sentire il problema dello spopolamento e dell’invecchiamento della popolazione. Le nostre attività sono iniziate proprio nel settore del servizio domiciliare agli anziani e ai disabili gravi», racconta il presidente, Pasquale Costigliola.
Con gli anni la cooperativa è cresciuta e ha iniziato a occuparsi anche della gestione di servizi residenziali o semiresidenziali, fisioterapia presso strutture e servizi socio-sanitari, a domicilio e in un proprio ambulatorio. Gli utenti sono anziani, disabili, persone con problemi psichici. Tra i progetti più recenti c’è Prove di volo, in collaborazione con l’Anfass. È rivolto ai disabili lievi e medi che ancora vivono in famiglia. «Passano il week end in appartamento con noi e i volontari dell’Anfass. Pian piano imparano a essere autonomi, o comunque a gestirsi da soli per alcune piccole cose».
Gli utenti oggi sono più di 1.800, sparsi in tanti piccoli comuni, anche solo di 800 abitanti. «Per questa particolarità del territorio, l’organizzazione della cooperativa è fortemente decentrata: ogni singolo servizio e struttura ha un responsabile, o dovrei dire una responsabile. Solo in pianura si può accentrare», continua.
Un’altra specificità della cooperativa è che i soci lavoratori sono per il 94% donne. «Assumiamo giovani alla prima esperienza offrendo un’opportunità di formazione, ma anche donne di 45 – 50 anni, alla fine della carriera lavorativa. In questa zona la crisi delle occhialerie ha lasciato a piedi molte persone. Ad alcune di loro noi diamo una nuova possibilità di rimettersi in gioco».
Oltre a ridistribuire gli utili anche ai soci, è a loro disposizione un fondo interno per gli incidenti automobilistici. C’è la possibilità di chiedere anticipi sullo stipendio senza applicare tassi d’interesse per spese mediche, l’acquisto della prima casa o dell’auto, dato che senza nel bellunese non ci si muove.
Il lavoro di rete è importante, specie in montagna, dove la comunicazione è più difficile. Oltre ad avere fondato il consorzio Sacs e aderire a Confcooperative, Le Valli collabora strettamente con il Comitato d’intesa sul volontariato, che unisce le associazioni della zona. In alcuni casi la stessa cooperativa ha contribuito a far nascere alcune esperienze associative. «Ad esempio, in Valcomelico il volontariato non esisteva proprio. È una realtà particolare, di confine. Anche lì, come in altre valli, abbiamo introdotto il “trasporto a chiamata”. Succede che molti hanno esigenza di spostarsi per andare al supermercato, in farmacia, in posta, e via dicendo. Ma non hanno nessuno che li accompagni. Allora si cercano anziani arzilli e volenterosi di mettersi al servizio degli altri per accompagnarli dove serve. In un caso una fondazione bancaria ci ha donato il pulmino. Noi come cooperativa mettiamo a disposizione il servizio di coordinamento». Si ricrea così una comunità solidale.
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