La Fism: scelta molto prematura

Neanche un mese fa, il comitato scientifico della Fism aveva negato un suo finanziamento a “Brave Dreams”, ritendendolo «prematuro». Una decisione molto criticata, ma che Marco Salvetti, neurologo membro del Comitato scientifico della Fism, riconfermerebbe.
Capisco le vostre esigenze di precauzione, ma è un bene o un male che “Brave Dreams” si faccia?
Noi abbiamo espresso una valutazione scientifica, io non conosco i criteri adottati dalla Regione Emilia Romagna, mi è difficile giudicare…
Ma il protocollo è lo stesso..
Finché qualcuno non dimostra che le regole per la ricerca clinica sono sbagliate, quelle regole vanno seguite. Per cui credo che in questa fase questo studio sia comunque prematuro.
Qual è il problema?
Allo stato attuale non ci sono evidenze incontrovertibili sul nesso fra CCSVI e sclerosi multipla, quindi uno studio interventistico senza prima aver concluso uno studio di prevalenza è precoce. Né è corretto partire con un numero così ampio di pazienti. È come voler costruire una casa partendo dal secondo piano.
Le fondamenta sarebbero lo studio “CoSMo” che la Fism ha in corso?
È uno degli elementi principali, ma seguiamo con attenzione anche altri studi in corso all’estero.
Alcuni membri del comitato scientifico di Fism hanno partecipato alla stesura del protocollo di “Brave Dreams”. La vostra è una retromarcia?
Semmai è la prova che non abbiamo alcuna preclusione su questa ipotesi, ma anzi la seguiamo con interesse, senza sottovalutarla. A volte invece ho l’impressione che si faccia il tifo come per una squadra di calcio, senza riflettere.
È vero che molti si sottopongono all’intervento contro il parere del proprio neurologo?
Tantissimi dei miei pazienti lo hanno fatto e io li continuo a seguire. Qualcuno si sente meno stanco, altri hanno una sensazione di maggiore equilibrio, per qualcuno non è cambiato nulla e qualcuno ha continuato a peggiorare.