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La grande svolta? Una donnaa capo della nostra comunità

Come ci immaginiamo l'Islam di domani/1

di Redazione

Il primo nucleo organizzato che la comunità islamica ha avuto in Italia risale a fine anni 60, formato per lo più da studenti universitari. Dagli anni 90 in poi, in seguito anche alla legge Martelli che permise un grande flusso di immigrati non più studenti ma lavoratori, la “natura” dei musulmani in Italia non era più di soli studenti ma ne facevano parte anche operai, medici, ingegneri, titolari di aziende, cooperative e così via. Cominciarono così a fiorire associazioni e organizzazioni con obiettivi a largo spettro. Andava formandosi una leadership che cercava di difendere i diritti dei musulmani, di rappresentarli davanti allo Stato, di trattare temi identitari. Peccato che finora in pochi si siano posti la domanda di chi li sostituirà. In molti ironizzano sul fatto che la leadership islamica in Italia abbia le caratteristiche dei capi arabi, con presidenti a vita e i figli che ne ereditano le cariche. Beh, per essere obiettivi va detto che l’Italia non è proprio immune da qualcosa di simile; dopotutto i politici son sempre quelli, si scambiano solo di posto e i giovani avanzano difficilmente.
Quando, molto gentilmente, si pensa a noi, si pone subito il “problema”: leadership di giovani musulmani nel loro “ambiente islamico”, come se fossimo fatti solo per stare lì.
Noi siamo trasversali a tutta la società e il problema della partecipazione dei giovani musulmani è più ampio. Basti pensare alla questione cittadinanza che diventa una croce da portare sulle spalle. Quindi per molti restare in uno status di immigrato vuol dire difficile possibilità di avanzamento di carriera e di miglioramento della propria posizione sociale.
Per tornare alla comunità musulmana bisogna comunque riconoscere che arrivano dei segnali positivi. Innanzitutto i giovani pian piano stanno superando il soffocante atteggiamento paternalistico che i genitori riversano sui figli pensando sempre «siete ancora troppo inesperti per far qualcosa». Ma i giovani vanno avanti; stanno facendo grandi passi nel loro percorso formativo, di studio, lavoro e interesse politico.
Poi le donne. Le donne stanno rivelandosi sempre più un forte motore di propulsione per la comunità. Donne leader per la comunità musulmana? Io mi auguro che avvenga presto!

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